Razionalizzazione dei costi dell’USL, Lanièce assicura: “Il personale non verrà toccato”

Secondo l’assessore saranno banditi concorsi a tempo indeterminato per coprire le necessità riguardanti la pianta organica.“Non taglieremo posti ma ridurremo il precariato mantenendo il personale necessario a garantire i livelli essenziali di assistenza".
Sede dell'USl della Valle d'Aosta
Economia, Politica, Società

“La razionalizzazione della spesa sanitaria dell’Usl non è un leitmotiv che si ripropone periodicamente senza motivo: stiamo cercando di mettere un freno all’incremento annuo di circa il 3,5% delle spese stesse, che non è più possibile sostenere. In ogni caso, il personale non verrà toccato”.

L’Assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce, ha risposto così ieri a un’interpellanza del Consigliere del gruppo Partito Democratico, Raimondo Donzel, che ha voluto sapere “se per ‘razionalizzazione dei costi del personale’ s’intende un progetto di riorganizzazione complessiva che prenda avvio dal contenimento dei compensi dei dirigenti, a partire da quello del Direttore generale, dalla verifica della loro consistenza numerica, prima di attivare ogni altra misura di razionalizzazione del personale del Comparto Sanità”.

Lanièce ha spiegato che la prossima revisione dell’Atto aziendale riguarderà proprio le strutture amministrative. “Già nel 2011 sul fronte dirigenziale sono state operate le riduzioni previste dalla legge, dato che gli stipendi superiori a 90 mila euro sono stati ridotti del 5%, e quelli superiori ai 150 mila euro del 10%. Sono state poi contenute del 60% le spese di trasferta. Anche per quanto riguarda il compenso del direttore generale e della direzione strategica sono previste operazioni da attuare ai sensi di legge”.

Inoltre, l’assessore ha spiegato che è stato aperto un tavolo con le Organizzazioni sindacali e che saranno banditi concorsi a tempo indeterminato per coprire le necessità riguardanti la pianta organica. “Con l’operazione che stiamo conducendo non taglieremo il personale, ma ridurremo il precariato, mantenendo il numero di personale per garantire i livelli essenziali di assistenza”.

Non soddisfatto della risposta, nella replica, il Consigliere Donzel ha snocciolato un po’ di dati. “I dirigenti sanitari non medici hanno una media nazionale di guadagno lordo pari a 63 mila euro, mentre in Valle d’Aosta è di 95 mila, i dirigenti amministrativi hanno una media lorda nazionale di 62.821 euro, mentre quella regionale è di 91 mila euro. Questa è una realtà che parla di uno scarto enorme tra la Valle d’Aosta e le altre Regioni. Avete garantito il personale precario, ma avete ridotto dal 100 all’80% il loro contratto, aumentando gli straordinari del personale a tempo indeterminato. I primi a pagare quindi sono stati i più deboli, gli interinali e quelli con contratto a tempo determinato. C’è gente che fatica ad arrivare a fine mese, non come i dirigenti sanitari”.

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