Operatori di sostegno, Morelli bacchetta Viérin: “Risposte imprecise”

Continua la polemica sulle modalità di assunzione di operatori di sostegno da parte della Salvaprecari. “Per assumere i sei mancanti sarebbe stato meglio fare un'ulteriore prova piuttosto che un corso a scuola iniziata.
Politica, Società

"Oggi ho avuto la conferma che la volta scorsa era stato impreciso, quando mi aveva detto che per gli anni precedenti, riguardo all’assunzione di operatori di sostegno, era sempre stata attivata la chiamata su presenza e le persone non venivano sottoposte ad alcuna prova. Invece, per l’anno 2010, le persone assunte con chiamata pubblica sono state sottoposte a una prova di selezione, come correttamente deve essere”.

La questione, affrontata nella scorsa seduta del Consiglio regionale e ripresa poi dai sindacati, è tornata sui banchi del Consiglio regionale questa mattina, con un’interrogazione presentata dal capogruppo di Alpe, Patrizia Morelli, che ha attaccato l’assessore alla Cultura, Laurent Viérin, rilanciando: “Per assumere i 6 mancanti sarebbe stato meglio fare un’ulteriore prova piuttosto che un corso a scuola iniziata. Spero che questa problematica sia affrontata con più serietà e meno approssimazione”.

Secondo Viérin, soltanto “dal 2010-2011, è stata introdotta la prova orale attitudinale a contenuto teorico-pratico. Invece, negli anni precedenti, la chiamata richiedeva il solo possesso del titolo di studio con qualifica. In precedenza, numerosi soggetti non risultati idonei nelle procedure selettive sono stati successivamente assunti con la chiamata su presenza: nel 2009-2010, ad esempio, alla procedura concorsuale erano stati ammessi 463 candidati, 92 erano risultati idonei e dei 23 assunti con chiamata 15 erano tra i non idonei al concorso."

Quest’anno, invece con la tanto discussa “prova di selezione – ha aggiunto Viérin – degli 11 operatori che non hanno raggiunto il punteggio minimo, solo 6 non hanno mai prestato servizio con tale qualifica, e per assicurare la completezza del servizio la Società ha organizzato un corso obbligatorio, iniziato il 24 ottobre con interventi di esperti sanitari e scolastici”.

Nella replica, la Consigliera Morelli ha evidenziato che “il fatto che quest’anno siano solo 6 non è rilevante, ciò che conta è il principio. Il corso di formazione durerà soltanto 8 ore, non so se sarà sufficiente, anche se mi rendo conto che occorre dare risposta agli alunni. In ogni caso Auspico più correttezza e precisione nelle risposte”.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte