“Salvaprecari”, è in dirittura di arrivo l’accordo sugli aumenti in busta paga

Il contratto integrativo proposto dalla Società di Servizi a Cisl, Savt e Uil prevede un aumento che oscilla tra i 50 e i 500 euro, oltre al ripristino del buono pasto. Resta in attesa la Cgil, che sta portando avanti le contrattazioni per conto proprio.
Immagine di archivio
Politica, Società

Sono in tutto 160, i lavoratori assunti dalla "Salvaprecari" – assistenti alle mostre, custodi di castelli, assistenti sociali e educatori di sostegno – che molto presto avranno un aumento di stipendio grazie al contratto integrativo proposto ai sindacati dalla Società di Servizi Valle d’Aosta.

La bozza del documento, che prevede un aumento delle buste paga tra i 50 e i 500 euro, è stata inviata a Cisl, Savt e Uil e presentata ai lavoratori mercoledì scorso. L’approvazione potrebbe avvenire già la prossima settimana. “Oltre al ripristino del buono mensa che era stato eliminato – spiega il segretario del Savt-Fp, Claudio Albertinelli – vengono colmate in buona parte le differenze di stipendio causate dal trasferimento da un contratto all’altro”.

Al momento rimane fuori dai giochi Cgil, che sta portando avanti le contrattazioni per conto proprio. “Ci chiediamo – scrivono Marco Lo Verso e Carmela Macheda in una lettera aperta – se è intenzione della Società di Servizi presentarle una differente proposta di accordo, frutto delle trattative condotte, oppure se la stessa debba considerarsi estromessa dai tavoli delle trattative dirette all’eventuale sottoscrizione dell’accordo, nonostante una probabile prossima convocazione”.

La Cgil ha quindi convocato l’assemblea dei lavoratori giovedì prossimo, senza risparmiare comunque qualche critica alla bozza. “Non si tratta soltanto di una questione economica – spiegano – in ballo ci sono anche gli inquadramenti contrattuali, specie per categorie delicate come quelle di chi fa assistenza nelle scuole”.

In ogni caso, l’integrativo non riguarderà invece gli operai idraulico-forestali ed edili, che con la ristrutturazione del settore, dal prossimo non saranno più inquadrati nella Spa Salvaprecari, ma che dovranno essere assunti da imprese private, grazie alla famosa “clausola sociale”, partendo dalle graduatorie stilate quest’anno.

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