Roma, 15 nov. (Adnkronos/Ign) – L’Italia "saprà superare questa fase così difficile". Lo ha dichiarato, al termine delle consultazioni, il presidente del Consiglio incaricato Mario Monti, incontrando i giornalisti a Palazzo Giustiniani.
"Desidero esprimere un mio sincero ringraziamento al presidente del Senato – ha poi aggiunto – che in questo palazzo Giustiniani ha ospitato questo intenso lavoro per la formazione del nuovo governo e che mi ha voluto assicurare una cooperazione cordiale ed estremamente efficace da parte delle sue strutture e delle sue risorse umane straordinarie".
"Voglio trasmettervi – ha affermato – la mia convinta e motivata fiducia nella solidità delle nostre Istituzioni e nella partecipazione costruttiva alla società civile da parte di tutte le forze che la compongono nella pluralità delle sue articolazioni, di cui ho avuto oggi una chiara rappresentazione".
"Desidero sottolineare che per la prima volta in consultazioni in vista della formazione di un nuovo governo – ha continuato – ho voluto raccogliere il parere del Forum nazionale dei giovani e della Rete nazionale delle consigliere di Parità, per l’importanza che attribuisco alla loro opinione e alle tematiche di cui si occupano. Ho potuto riscontrare in tutti la piena e matura consapevolezza del’attuale emergenza".
Negli incontri avuti oggi con le parti sociali , ha spiegato, sono stati fatti "da diverse parti riferimenti concreti a possibili provvedimenti" e sono stati "offerti contributi concreti di possibili sacrifici parziali in vista di un risultato positivo generale".
"Sono in grado di assicurarvi che nelle prossime ore metterò a punto con precisione i diversi aspetti di un quadro ormai ben delineato e che domani mattina sarò in grado di rappresentare al capo dello Stato le conclusioni di questo lavoro. Naturalmente per rispetto nei confronti del presidente della Repubblica non posso anticiparvi i contenuti, ma vorrei confermarvi fin d’ora la mia assoluta serenità e convinzione nelle capacità del nostro Paese di superare questa fase difficile".
"Spero – ha concluso – che sia l’ultima volta che ci incontriamo qui e ringrazio molto voi per l’attenzione e la pazienza con cui avete seguito questa gestazione".
A quanto si apprende negli ambienti del Quirinale, il presidente del Consiglio incaricato ha chiesto udienza al presidente della Repubblica per domani mattina, intorno alle 11, per sciogliere la riserva.
Proprio al Colle Monti si è recato oggi per un colloquio di circa un’ora e mezza con Napolitano Un incontro, quello con il capo dello Stato, che è servito per fare il punto dopo una mattinata in cui il professore ha incontrato la delegazione del Partito democratico formata dal segretario Pier Luigi Bersani e dai capigruppo Anna Finocchiaro e Dario Franceschini e poi quella del Pdl, guidata da Angelino Alfano con Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri.
"E’ stato un incontro molto positivo e mi pare che la pratica sia ben avviata", ha dichiarato Bersani. "C’è stato uno scambio di idee sui temi programmatici e da parte nostra – ha spiegato – è arrivata la conferma al sostegno di un governo di autorevole caratura tecnica, non per sostenere meno ma per sostenere meglio".
Il segretario del Pd, che afferma di "non aver messo termini al governo", cita come priorità la riforma elettorale, la riduzione dei parlamentari, le riforme istituzionali, "oltre a quei provvedimenti per affrontare l’emergenza economica". "Abbiamo incoraggiato Monti a proseguire con determinazione e rapidità senza porre termini temporali al governo", ha detto Bersani.
Dal Pd sono state smentite le voci circolate riguardo a un presunto via libera da parte di Bersani al ‘tandem’ Gianni Letta e Giuliano Amato nel governo. Tuttavia, c’è chi sostiene che i giochi non sono chiusi. Del resto, già nei giorni scorsi, quando si ipotizzava una ‘cabina di regia’ politica targata Letta-Amato più di un dirigente democratico (non della stretta cerchia del segretario però) aveva fatto sapere che il Pd alla fine avrebbe potuto dire sì. Insomma, ci sarebbero sensibilità diverse sulla questione tra le varie componenti del partito. Al momento c’è la smentita ufficiale al via libera al ticket, ma la situazione è in piena evoluzione.
Il Pdl da parte sua si dice soddisfatto delle consultazioni di oggi con il premier incaricato. Angelino Alfano, dopo quasi due ore di colloquio con l’ex commissario Ue, ha annunciato: ‘Pensiamo che il tentativo del professor Monti sia destinato al buon esito’. "Abbiamo parlato di tutto e ribadito che gli impegni assunti con l’Unione europea sono il caposaldo del nostro impegno programmatico" a sostegno del governo Monti, ha aggiunto. Poi su Twitter ha ribadito: ‘Con Monti è andata bene’.
Anche Alfano in serata è intervenuto sulla questione Letta-Amato. Per il segretario politico del Pdl la vicenda resta aperta: Alfano non esclude che alla fine l’ingresso di Letta nell’esecutivo sia possibile, lasciando capire che il sì al sottosegretario alla presidenza del Consiglio passi per un sì del Pdl a Giuliano Amato, magari entrambi vicepremier.
Nel pomeriggio poi Monti ha incontrato le parti sociali e la rappresentanza della Rete Nazionale delle Consigliere e dei Consiglieri di Parità e alle 17.30 la rappresentanza del Forum nazionale dei giovani. Dal mondo delle imprese è arrivato "un forte e convinto sostegno al presidente incaricato che dovrà essere rapido per formare un governo autorevole", fanno sapere Confindustria, Abi, Ania, Rete Imprese Italia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative.
Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, riferisce: "Monti ha detto di aver raggiunto un’intesa con le principali forze politiche per avere un consistente componente parlamentare che lo appoggi". E subito dopo il presidente di Rete Imprese Italia, Ivan Malavasi, aggiunge: "Monti punta a costituire un governo con un orizzonte temporale che è fine legislatura, che possa guardare oltre la temporaneità. Ha detto che è quasi pronto e che punta ad un forte sostegno del Parlamento".
La squadra di ministri economici che affiancherà Monti non sarebbe ancora chiusa. Secondo le ultime indiscrezioni, il professore dovrebbe tenere l’interim all’Economia, con due viceministri di peso, il rettore della Bocconi Guido Tabellini e l’attuale direttore generale del Tesoro Vittorio Grilli. Sarebbe ancora aperta la corsa per le poltrone delle Attività produttive e del Lavoro, con Carlo Secchi e Carlo Dell’Aringa indicati finora come favoriti.
Intanto scoppia il caso Bocchino, dopo le dichiarazioni del vicepresidente di Fli al ‘Corriere della Sera’ riguardo alla possibilità di candidare Monti come guida di una coalizione Pd-Terzo Polo. ‘Se queste sono le basi e le intenzioni politiche, diciamo con chiarezza che il tentativo Monti – tuona il portavoce del Pdl Daniele Capezzone – viene messo irresponsabilmente a rischio da chi gioca allo sfascio’. Dalle parole di Bocchino si smarca il presidente della Camera Gianfranco Fini che ai suoi avrebbe detto: sarà stata anche una provocazione, ma comunque resta "un errore".