Vacanze, dal Marocco all’Iran: in Medio Oriente impazza lo sci low-cost

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Dubai, 7 dic. – (Adnkronos/Aki) – In tempi di austerity le Alpi vi sembrano troppo care, ma non volete rinunciare alla settimana bianca? Se avete spirito di avventura, potete provare il brivido di lanciarvi dai 3.528 metri del monte Oukaimeden o risalire in vetta con una seggiovia per soli uomini a Dizin, il piu’ famoso resort dell’Iran.

Dal Marocco al Libano, fino alla Repubblica Islamica anche il Medioriente offre sorprendenti opportunita’ di sciare a prezzi stracciati, ad eccezione di Dubai, dove indossare gli scarponi e’ solo alla portata degli sceicchi e occidentali, con lo ski-pass giornaliero che ha superato i 60 euro. Basta sapersi accontentare.

Gli impianti ovviamente non hanno nulla a che vedere con quelli dell’arco alpino, le piste sono nella maggior parte dei casi molto brevi e poco battute e anche l’organizzazione in alcuni casi lascia a desiderare. Ma ci sono anche localita’ che, come raccontano gli sciatori sui vari forum, che valgono piu’ di quelle rinomate. E’ il caso, ad esempio, di Shemshak o Dizin, il piu’ grande centro sciistico dell’Iran, situato a 2.650 metri di altezza, i cui paesaggi ad alcuni hanno addirittura ricordato le vallate alpine.

Certo qualche differenza c’e’. Da pochi giorni le autorita’ iraniane hanno imposto alle donne di poter sciare solo se accompagnate da un ‘ghayem’, ovvero il marito o un famigliare di sesso maschile. Le seggiovie, costruite dai francesi prima degli anni Settanta, sono rigorasamente divise per genere e anche in pista vale la segregazione sessuale.

Tuttavia, come fanno notare alcuni blogger, e’ difficile che la polizia religiosa salga fino a Duemila metri per vigilare sul rispetto delle regole. L’atmosfera in generale e’ simile a quella di una localita’ occidentale. Gli snowboarder compiono le loro acrobazie, mentre nelle baite martella la musica house. Tutto questo per l’equivalente di pochi euro.

Prezzi competitivi anche nella ‘Svizzera del Medioriente’, come e’ da sempre chiamato il Libano per le sue sei localita’ sciistiche che la rendono un punto di riferimento per gli sciatori ‘cool’. Cedars, Faqra e Laqlouk sono alcuni dei posti piu’ frequentati fin dagli anni Cinquanta dagli amanti dello sci, che ne apprezzano la vicinanza alle citta’ e la possibilta’, considerata la breve distanza dal mare, al mattino di sciare in montagna e al pomeriggio di fare sci nautico.

I sei resort, tutti sul monte Libano, mettono a disposizione degli appassionati 46 piste per un totale di 30 chilometri di manto nevoso. Tutto questo a nemmeno un’ora di auto da Beirut. Lo sci e’ molto popolare in Libano. ‘Importato’ nel 1913 dall’ingegnere Ramez Ghazzoui dalla Svizzera, questo sport in breve tempo e’ stato amato da un numero sempre maggiore di appassionati al punto che fin dagli anni Quaranta in Libano si svolgono gare di sci.

Nel 1947 Michel Samen e’ stato il primo atleta libanese a partecipare a una gara internazionale a Chamonix e non e’ raro che una delegazione libanese prenda parte ai Giochi Olimpici invernali.

Dal Libano al Marocco, dove negli ultimi anni c’e’ stato un vero e proprio boom di sciatori, per gli standard locali, che si dirigono sui monti Atlas fino al resort di Oukaimeden, la vetta piu’ alta di tutta l’Africa. Oltre alle cinque piste, di varia difficolta’, qui si trovano ristoranti, hotel e scuole sci, tutto in discrete condizioni e a prezzi accessibili.

Con poco piu’ di 10 euro si noleggiano per un giorni sci (anni Ottanta) e scarponi e un’ora di lezione costa piu’ o meno la meta’. Ma il vero paradiso per gli amanti della montagna e’ Dubai. Fuori 40 gradi, dentro la capsula di vetro temperature vicino allo zero e innevamento perfetto.

Se c’e’ un progetto che rivela l’ambiziosita’ degli sceicchi del Golfo e che nel 2005, anno della sue apertura, ha sbalordito il mondo questo e’ proprio lo ‘Sky Dubai’. Qui gli sciatori, che possono affittare una versione piu’ agile dell’abito tradizionale chiamata kandoura, si dilettano su piste verdi, blu, rosse e nere. La neve viene creata ovviamente in modo artificiale con dei cannoni che sparano acqua ad alta pressione. Le spiagge e gli hotel a sette stelle appaiono solo un miraggio visti dalla seggiovia dello ‘Sky Dubai’.

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