Dieci mesi nelle mani dei pirati, liberata la nave ‘Savina Caylyn’

L'operazione si è conclusa alle 4 ora locale ad Harar Dhere, a nord di Mogadiscio.
News Nazionali

Genova, 21 dic. (Adnkronos/Ign) – A quanto apprende l’ADNKRONOS, sarebbe stata liberata la ‘Savina Caylyn’, la nave della compagnia D’Amato sequestrata l’8 febbraio 2011 vicino all’isola yemenita di Socotra.

L’equipaggio è composto da 22 uomini, 17 indiani e 5 italiani: Giuseppe Lubrano Lavadera, comandante della nave, e Crescenzo Guardascione, terzo ufficiale di coperta, entrambi di Procida; Gianmaria Cesaro, allievo di coperta, di Sorrento; Antonio Verrecchia, direttore di macchina, di Gaeta, ed Eugenio Bon, primo ufficiale di coperta, di Trieste.

L’operazione si è conclusa alle 4 ora locale ad Harar Dhere, a nord di Mogadiscio, con il capo pirata Ilyaas, del clan Murar Shade, che a sua volta fa parte della grande famiglia degli Hawiye. La presenza di 17 indiani tra l’equipaggio potrebbe avere reso difficoltose le trattative, a causa dell’atteggiamento aggressivo dell’India nei confronti dei pirati.

La Farnesina, interpellata dall’Adnkronos in merito alla liberazione della Savina Caylyn, mantiene il "riserbo stampa" sulla vicenda.

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