“Se non si tratta di un ‘biscotto all’italiana’, un po’ di profumo lo si percepisce ugualmente”. Le parole che portano la firma del gruppo di minoranza consiliare del Comune di Saint-Pierre non si riferiscono ovviamente a una “combine” calcistica, ma alla vicenda che riguarda i lavori di ristrutturazione della scuola primaria J.B. Cerlogne.
Lo scorso febbraio l’edificio che ospita gli alunni delle scuole elementari del paese ha subito considerevoli danni strutturali: la perizia, redatta per la parte ingegneristica dall’Ingegnere Sandro Pariset e per la parte tecnico diagnostica dalla MacroDiagnostic, aveva messo in luce come il danno , in un primo momento localizzato ad un unico solaio, riguardasse l’intera struttura scolastica e anche l’edificio adiacente dove alloggia il custode.
Nonostante siano trascorsi i dieci anni di responsabilità civile, la ditta che ha costruito l’edificio, la Zoppoli e Pulcher S.p.A di Torino, ha deciso di risarcire l’Amministrazione comunale per il crollo del febbraio scorso, pur non assumendosi nessuna colpa. L’accordo transattivo ha portato quindi nelle casse comunali 100 mila euro.
“Indubbiamente un “beau geste” – spiegano Carlin, Lavy, Bonomi e Di Francesco – sennonché all’indizione della gara di aggiudicazione dei lavori di ristrutturazione, partecipa, offre le condizioni economiche migliori e vince: tutto perfettamente legittimo e regolare, ma, a nostro parere, del tutto inopportuno”.
“In sede di accordo extragiudiziale, nel quale la ditta di cui sopra ha versato spontaneamente un “obolo” al Comune – spiega il gruppo di minoranza – sarebbe stato quantomeno elegante che l’Amministrazione avesse preso in considerazione anche la non partecipazione all’imminente gara d’appalto. Al contrario, la Ditta è stata invitata alla gara insieme a un gruppo ristretto d’imprese. Se morale disinteressata ci deve essere, che sia fino in fondo. La cittadinanza sarà senz’altro basita da tale circostanza”.
In particolare, i consiglieri avrebbero gradito un atteggiamento diverso, soprattutto da parte del sindaco. “Si poteva evitare una difesa sperticata della ditta appaltatrice circa la bontà del suo operato – concludono – ci appare una presa di posizione non dovuta, probabilmente non richiesta, una toppa peggiore del buco”.
Per l’esecuzione dei lavori, il Comune ha ricevuto dalla Regione un finanziamento di 769 mila euro. “Siamo fiduciosi di poter riaprire la struttura a settembre con l’inzio dell’attività scolastica – ha replicato il sindaco, Daniela Lale Demoz – questa è la nostra priorità, il resto sono soltanto polemiche”.