La famiglia, gli amici, i colleghi di lavoro dei vigili del fuoco ma anche l’amministrazione comunale di cui faceva parte dal 2007 si riuniranno questo pomeriggio, alle ore 16 presso la chiesa di Etroubles, per salutare un’ultima volta Erik Mortara, il vigile del fuoco morto ieri sera durante un’operazione di soccorso nella Dora Baltea. Il nullaosta della Procura è arrivato ieri nel primo pomeriggio: ieri sera, quindi, dalle ore 20 fino alla mezzanotte, e oggi dalle ore 8 alle 14, è stata allestista la camera ardente presso la palestra del Comando regionale dei Vigili del Fuoco.
Dalle prime ricostruzioni dell’incidente, sembra proprio che sia trattata di una fatalità: il trentaquattrenne caposquadra di Etroubles, specializzato in tecniche di soccorso fluviale, è stato sbalzato nella Dora dal gommone su cui stava operando. Il canotto si è inarcato nell’attraversamento di una rapida tra Nus e Brissogne: gli altri tre vigili del fuoco, rimasti a bordo, hanno tentato di raggiungerlo ma probabilmente la vittima è stata inghiottita da un mulinello. Come da procedura, Mortara si è sfilato il giubbotto per evitare di rimanere bloccato, senza però riuscire a riemergere dall’acqua. La salma è stata ritrovata a Saint-Marcel e ripescata dal fiume grazie all’elicottero del soccorso alpino.
Erik Mortara era diventato vigile del fuoco nel 2001, dopo aver vinto il concorso pubblico regionale e aver partecipato al corso di formazione a Roma. Nel 2007 si era specializzato in tecniche di soccorso fluviale e tra anni più tardi, dal 2010, era diventato caposquadra.
"Era ben voluto da tutti i colleghi – ha ricordato il Comandante del Corpo valdostano dei vigili del fuoco, Salvatore Coriale – per la sue capacità, la sua professionalità sul lavoro ma anche dal punto di vista umano. Era sempre disponibile e non si tirava mai indietro, schierandosi in prima linea in ogni intervento, come ad esempio lo scorso anno in occasione del grosso incendio boschivo di Saint-Denis. Siamo tutti sotto shock per ciò che è successo".
Inconsolabile il sindaco di Etroubles, Massimo Tamone, che a fatica trattiene le lacrime nel ricordare "un ragazzo buono, amato da tutti qui in paese: lo conosco praticamente da sempre, da quand’era bambino, e insieme abbiamo intrapreso l’avventura in consiglio comunale, nel 2000. Vorrei che la sua memoria e il suo ricordo rappresentassero un esempio da seguire per tutti i giovani valdostani".