Roma, 17 lug. (Adnkronos) – Il presidente del Consiglio Mario Monti, facendosi interprete delle gravi preoccupazioni riguardo alla possibilità che la Sicilia possa andare in default a causa del proprio bilancio ha scritto una lettera al presidente della Regione, Raffaele Lombardo per avere conferma dell’intenzione, dichiarata pubblicamente, di dimettersi il 31 luglio. Ne dà notizia una nota di Palazzo Chigi.
Le soluzioni che potrebbero essere prospettate per un’azione da parte dell’esecutivo – prosegue l’esecutivo – non possono non tener conto della situazione di governo a livello regionale ma anzi devono essere commisurate ad essa, in modo da poter utilizzare gli strumenti piu efficaci e adeguati.
Monti incontrerà Lombardo, su richiesta di quest’ultimo, il prossimo 24 luglio. A seguito della lettera inviata dal premier, il presidente della Regione Siciliana – riferisce una nota di Palazzo Chigi- ha chiesto al presidente di essere ricevuto. L’incontro è stato fissato appunto per martedì 24 luglio.
Commentando la richiesta di chiarimenti di Palazzo Chigi al governatore, il vicepresidente della Regione siciliana Massimo Russo ha dichiarato: "Sono stupito dal contenuto della lettera inviata dal premier Monti al presidente della Regione Raffaele Lombardo, una lettera quanto meno inusuale e anomala".
"Sulla base delle preoccupazioni di chi parla Monti? – ha sottolineato Russo – sulla base delle preoccupazioni del suo ufficio? Dei tavoli ministeriali? O forse di qualche esponente politico? Lo dica e poi valuteremo l’origine di queste preoccupazioni. Io, invece, continuo a essere preoccupato per il contenuto della lettera anche se bisogna rispettare il ruolo di Monti".
In merito al rischio paventato in questi giorni dal vicepresidente di Confindustria Ivan Lo Bello e da alcuni politici, l’assessore regionale all’Economia della Regione Gaetano Armao ha assicurato: ‘In Sicilia non c’è alcun rischio default".
"I politici usino tutte le speculazioni che vogliono…", ha aggiunto. "Di recente il bilancio della Regione è stato parificato dalla Corte dei Conti – ha continuato Armao – e questa è la risposta migliore. Viene fatta cattiva informazione".
"La richiesta del premier Monti fatta al presidente Lombardo di confermare le sue dimissioni – ha poi precisato – una richiesta più che legittima, fa parte dell’interlocuzione interistituzionale".