Ddl liberalizzazioni: Alpe e Pd abbandonano i lavori

Rete Imprese Italia Valle d’Aosta invece ha deciso di non all’invito per “denunciare la scarsa attenzione posta dalla Commissione che ha effettuato la convocazione con sole 22 ore di anticipo”.
Politica

Dopo la presa di posizione dei sindacati e di Confcommercio, che hanno annunciato battaglia contro il disegno di legge sulle liberalizzazioni del settore del commercio approvato dalla Giunta regionale, scendono in campo anche i due gruppi di minoranza in Consiglio Valle. In segno di protesta, i membri di Alpe e Pd che fanno parte della quarta Commissione "Sviluppo economico" (Albert Chatrian e Carmela Fontana) riunitasi questa mattina per affrontare la questione, hanno abbondonato i lavori chiedendo “un passo indietro al Presidente Empereur per un conflitto d’interesse”. Per lo stesso motivo, seppur meno evidente, il Consigliere Chatrian, i cui fratelli gestiscono tre punti vendita alimentari tra Valtournenche, Saint-Vincent e Chatillon, aveva chiesto di essere sostituito in Commissione dal collega Roberto Louvin. "Ci sono interessi ben marcati in questa vicenda – ha detto Louvin – per questo abbiamo chiesto al Presidente di commissione di farsi sostituire. Una richiesta non condivisa da Empereur per il quale non ci sarebbero motivi ostatitivi". "Boicotteremo l’analisi di questo disegno di legge fino all’approdo in Consiglio regionale" hanno aggiunto i referenti di Alpe e Pd. Non c’è tutta questa fretta per l’opposizione visto che il termine ultimo per adeguare la legge è il 31 dicembre 2012. "Ci sorprende, su un tema così delicato e dalle ripercussioni devastanti per il piccolo commercio, l’assenza dell’Assessore competente Manuela Zublena, che ha detto di poter essere audita per motivi personali" hanno commentato i rappresentanti dell’opposizione.

La IV commissione ha continuato le audizioni in mattinata con il Celva, le organizzazioni sindacali e le associazioni dei ConsumatoriLa preoccupazione è per l’apertura di nuovi Centri commerciali. Secondo Raimondo Donzel, “si tratta ancora una volta di una legge affrettata della maggioranza di ultradestra UV-SA-PdL che mette a rischio 2000 aziende e 5000 addetti del settore”. "Non c’è ostruzionismo da parte nostra – ha aggiunto – ma vogliamo una politica che dia un segnale diverso. Se Empereur avesse lasciato in questo caso la Presidenza della Commissionie avremmo continuato senza problemi i lavori, evitando di andare a discutere il tema senza pendenze". Per Donzel è Louvin è opportuna un’analisi capace di sviscerare le ripercussioni e le riflessioni di una tema così delicato "Il piccolo commercio è vitale in Valle, soprattutto per il turismo" ha aggiunto Donzel.

Sulla questione Empereur-Sarre l’opposizione non si è risparmiata evidenziando come sarebbero in corso procedure avanzate sull’ubicazione di un centro commerciale sui terreni di proprietà del Presidente della IV commissione, facendo poi riferimento anche all’art.15 della legge nel quale si prevede che i Comuni che non abbiano ancora adeguato il Piano Regolatore debbano almeno presentare la bozza entro la scadenza del 31 dicembre 2012. Articolo che tocca il Comune di Sarre, così come tanti altri comuni del territorio.

Anche Rete Imprese Italia Valle d’Aosta (che raduna al suo interno l’Associazione Artigiani Valle d’Aosta, il CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti) non ci sta e questa mattina non ha aderito all’invito e non si è presentata in Commisisone per “denunciare la scarsa attenzione posta dalla Commissione che ha effettuato la convocazione con sole 22 ore di anticipo; un tempo assolutamente esiguo per organizzare la delegazione composta da persone che svolgono la propria attività principalmente presso le proprie aziende. Inoltre non vi è stato il tempo necessario per investire della problematica i propri consulenti alcuni dei quali residenti fuori Valle”.

Rete Imprese Italia Valle d’Aosta, considerato che il provvedimento non riveste il carattere d’urgenza (altre Regioni e Provincie autonome devono ancora legiferare in merito, a meno che in Valle ci siano altri interessi da tutelare che non sono quelli dei negozi di prossimità) chiede alla Commissione di “sospendere l’esame dell’articolato fino alla ripresa autunnale dei lavori del Consiglio Valle e di istituire, da subito, un Tavolo di Confronto con tutti i soggetti interessati alle ricadute che provocherà il ddl così come proposto se trasformato in legge. Il fatto che il Cpel (Consiglio permanente Enti Locali) abbia formulato delle osservazioni sul ddl – sottolineano Pierantonio Genestrone, Presidente di Confcommercio, nonché di Rete Imprese Italia VdA, e Paola Gottardi, Confesercenti VdA –  dimostra che il medesimo non è stato oggetto di confronto, né di dibattito, né di condivisione con le categorie professionali e le forze sociali”.

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