Si torna a parlare del raddoppio del Tunnel del Monte Bianco e si aprono le polemiche. A provocarle è stato un articolo di ieri del quotidiano francese Le Dauphine Liberé secondo cui, il 14 agosto scorso, in occasione di una riunione pubblica fra la Sitmb, la società italiana concessionaria del Tunnel del Monte bianco e l’omologa francese, l’Atmb, la prima si sarebbe espressa in maniera favorevole per il raddoppio del Traforo.
Una notizia che ha fatto sobbalzare dalla sedia il primo cittadino di Chamonix, Erik Fournier, che ha sottolineato in una nota come: ‘Nel momento in cui il nostro territorio subisce già in modo ricorrente le conseguenze dell’inquinamento dovuto al traffico stradale transfrontaliero, l’ipotesi di un raddoppio delle capacità del tunnel e’ una pura provocazione".
Dalle affermazioni della Sitmb si è dissociata anche l’omologa francese. Nell’aprile 2009 peraltro la proposta di raddoppio era già stata bocciata anche dal Consiglio regionale valdostano che aveva approvato all’unanimità una risoluzione.
‘"In gioco c’e’ la salute della Valle e dei suoi abitanti – ha aggiunto Fournier – e la realizzazione di questo progetto la comprometterebbe irrimediabilmente".
In un comunicato è arrivata poi la replica della Sitmb che spiega come la proposta riguardasse "uno studio di fattibilità per la realizzazione di un secondo condotto sotto il Monte Bianco, per ragioni di sicurezza". Secondo la società italiana, ‘l’obiettivo non è quello di raddoppiare la capacità del tunnel, ma di separare i flussi di traffico”.
"Lo studio ipotizzato", spiega ancora la Sitmb, "dovrebbe essere oggetto di confronto internazionale e l’eventuale decisione dovrà essere di competenza dei governi dei due Paesi nel quadro della politica europea dei trasporti".