Per le casalinghe è diventato quasi un lavoro: confrontare i fogli pubblicitari dei vari supermercati, scegliendo poi fra offerte e promozioni. Un giochetto che secondo Altroconsumo può portare a risparmi fino a 1500 euro.
L’associazione viene ora incontro a quante/i hanno in mano il bilancio familiare. Tra aprile e maggio del 2012 Altroconsumo ha, infatti, visitato per 4 volte 162 ipermercati, 603 supermercati e 185 hard discount di 61 città italiane, rilevando in totale 898mila prezzi.
In base ai risultati dell’inchiesta, in Valle d’Aosta, cosi come in Trentino e nelle isole, è quasi impossibile risparmiare.
Per valutare i risparmi possibili, Altroconsumo ha ipotizzato diversi scenari di spesa: nel carrello 1 sono stati messi 531 prodotti, di marca e freschi di 104 tipologie (biscotti, frutta, detersivi, bibite…), i più acquistati dalle famiglie (dati Istat), nel carrello 2 invece sono finiti gli stessi prodotti, ma i più economici in assoluto.
L’Associazione ha poi elaborato i prezzi raccolti tenendo conto della frequenza di acquisto dei prodotti (il latte si compra più spesso del caffé o del detersivo). Al punto vendita o all’insegna, risultato più economico, per i diversi tipi di spesa, è stato attribuito indice 100. Se un punto vendita ha indice 105 significa che è del 5% più caro rispetto al più economico.
E così, in base a questi parametri ad Aosta l’indice minimo è 117, ovvero tutti i punti vendita della città sono in media un 17% più cari rispetto al più conveniente di tutta l’inchiesta. Nel capoluogo regionale Altroconsumo ha rilevato i costi più alti per la spesa media annua: 6739 euro. Il punto vendita in assoluto meno caro è stato trovato ad Arezzo, dove una famiglia arriva a pagare una spesa media annua, 6223 euro e girando fra supermercati e offerte può risparmiare fino a 1.468. Nel capoluogo valdostano invece il risparmio massimo può arrivare solo fino a 213 euro.
Altroconsumo ha poi stilato una classifica dei supermercati e degli hard discount più economici, offrendo anche alcuni consigli su come risparmiare: ad esempio scegliendo i prodotti a marchio commerciale che costano in media il 38% in meno dei loro omologhi di marca e imparando a confrontare prezzi, prodotti e etichette.