La vendita dei biglietti della lotteria, partita nei giorni scorsi e che proseguirà, a settembre e a ottobre, presso l’Ipermercato Gros Cidac e nelle principali fiere e sagre valdostane, ha dato l’avvio a Cardiothon 2012, un evento di solidarietà e di prevenzione dedicato al cuore.
La prima edizione di questa maratona solidale con il cuore è stata voluta ed organizzata dall’Associazione “Les Amis du coeur du Val d’Aoste” e dal suo presidente Giuseppe Ciancamerla e ha raccolto il patrocinio dell’Assessorato regionale Sanità, Salute e Politiche sociali, dell’Azienda Usl e del Comune di Aosta. Scopo primario dell’iniziativa: raccogliere fondi per ampliare la rete di defibrillatori presenti in Valle d’Aosta.
La morte cardiaca improvvisa, infatti, colpisce 60.000 persone all’anno in Italia, una ogni 8 minuti. Spesso si tratta di un evento inaspettato che interessa persone ritenute sane fino a quel momento ed è dovuta, nella maggior parte dei casi, alla fibrillazione ventricolare, cioè a una serie di contrazioni deboli e irregolari del cuore, insufficienti a pompare sangue nell’organismo. Questo mancato funzionamento del cuore, in assenza di soccorsi immediati, è seguito da un danno cerebrale irreversibile dopo pochi minuti.
Per far ripartire il cuore è fondamentale utilizzare, nelle prime manovre di rianimazione, cardiocerebrale, il defibrillatore (DAE), uno strumento facile da usare perché funziona “in automatico” e che può permettere, attraverso scosse elettriche, di ‘riattivare’ il cuore e di salvare in extremis la persona colpita da infarto.
“Con questa iniziativa – spiega Giuseppe Ciancamerla – vorremmo poter continuare l’opera di prevenzione avviata già da diversi anni dalla nostra associazione e, quindi, donare ad altri enti e associazioni un defibrillatore in grado di salvare le vite”.
Cardiothon, si articolerà, quindi, in una serie di eventi ed iniziative culturali che si svolgeranno nella settimana clou dell’evento dal 5 all’11 novembre 2012. Tra questi un’esposizione di opere di artisti valdostani con asta benefica finale, un pomeriggio danzante, una rappresentazione teatrale in patois e una conferenza sulla medicina di montagna.