Indagine della Guardia di finanza sugli affitti in nero. L’operazione, scattata a seguito di un controllo strumentale in un noto negozio, ha portato le fiamme gialle a scoprire una nota famiglia aostana, proprietaria di diversi appartamenti nel comune di Aosta che percepiva gli affitti in nero. In particolare in occasione del controllo gli agenti avevano notato un cliente consegnare alla commessa un assegno bancario senza ricevere in cambio alcuna merce ed il relativo documento fiscale. Raccogliendo informazioni è emerso che si trattava del canone di affitto di un appartamento. Successivi approfondimenti hanno portato alla scoperta di una valigetta contenente la contabilità in nero della gestione degli appartamenti affittati.
La Finanza è risalita ad affitti percepiti da 92 famiglie, dal 2006 al 2010, nei 45 alloggi di proprietà della famiglia aostana. In totale è stata segnalata ai competenti uffici finanziari un’evasione fiscale di circa 450 mila euro di introiti sottratti alla tassazione, in quanto l’affitto riscosso dai proprietari era nettamente superiore a quello stabilito nel contratto di locazione stipulato con gli inquilini.
Nella vicenda è coinvolto un ex consigliere comunale di Aosta, Giovanni Girardini. Interpellato Girardini, esponente all’epoca dell’Uv, ha detto "di non essere al corrente di questa inchiesta. Ho avuto diversi controlli delle Guardia di Finanza ma sono già tutti chiusi". Le Fiamme Gialle hanno segnalato gli illeciti anche al Comune di Aosta in quanto i proprietari degli alloggi usufruivano di agevolazioni comunali su Ici e altre imposte.
"Il sistema usato era quello di sottoscrivere dei contratti di affitto a canone agevolato – spiega il tenente colonnello Massimiliano Zechender – ad un prezzo stabilito, la differenza veniva poi riscossa in nero. Cosi facendo inoltre la famiglia accedeva a tutta una serie di sgravi fiscali".