Roma, 24 ott. (Adnkronos Salute) – "Quando la tua vita sembra andare a gonfie vele, quando hai ottenuto il lavoro desiderato da una vita, nella città che ami, quando hai degli ottimi amici e fai una vita attiva, sempre sulla cresta dell’onda tra aperitivi, musica e palestra, quando ti sembra di toccare il cielo con un dito e di poter spaccare in due il mondo con la sola forza del pensiero… ecco, è proprio in questo momento che la tua esistenza viene stravolta da una piccola parolina insignificante che inizia con la lettera C. ‘Ho il Cancro’".
Federica ha 30 anni e lotta contro un tumore al colon al quarto stadio. Lo racconta lei stessa, nel suo blog ‘Tanto vinco io’. Dalla rete la ragazza di origine sarda lancia la sua sfida alla malattia e un appello: "Aiutatemi a trovare una cura".
"Nell’aprile del 2011 – scrive sulla home page – mi è stato diagnosticato un tumore al colon al quarto stadio e da allora la mia vita è cambiata per sempre. Ho affrontato mesi e mesi di terapie devastanti e due complicatissimi interventi chirurgici, ma ancora non riesco a uscire da questo infinito tunnel".
Sul blog Federica ha pubblicato la sua storia clinica, gli esami e le terapie a cui si è sottoposta finora. Proprio come aveva fatto Salvatore Iaconesi, 39 anni, anche lui malato di cancro. Nel suo spazio web, battezzato ‘La Cura’, come la canzone di Franco Battiato, Iaconesi, artista esperto di tecnologie e hacking, ha craccato e pubblicato la sua cartella clinica digitale, mettendola a disposizione di tutti, in cerca appunto di una cura, contro il tumore al cervello.
"Potrai anche trovarti nel posto più bello del mondo, in mezzo a palme, mare azzurro e brasiliani in festa, tu penserai sempre e solo a quello: ‘Ho il Cancro’. La diagnosi diventa come una sorta di martello pneumatico, costantemente in funzione, che lavora sulle tue tempie e non ti fa più vivere, dormire e respirare, togliendoti ogni tipo di forza vitale o capacità di reazione".
"La mia patologia – racconta Federica sul blog – si chiama ‘carcinosi peritoneale’: si tratta di una diffusione incontrollata di cellule tumorali (nel mio caso originate dal colon) nelle pareti del peritoneo, con formazione di noduli difficilmente controllabili perché, a causa della scarsa vascolarizzazione di questa parte del corpo, i classici chemioterapici riescono a penetrare poco e male. Purtroppo al momento la situazione si è complicata ulteriormente: l’ultimo chirurgo consultato a Milano si è rifiutato di intervenire, poiché la malattia sembra essersi diffusa a tutti i quadranti dell’addome". Ma lei non molla.
"Non mi arrendo, voglio vivere e credo di avere ancora molte, troppe, cose da fare, luoghi da visitare, esperienze da vivere. Mi è stato proposto di iniziare una nuova chemioterapia e di sperimentare, parallelamente – spiega – dei nuovi protocolli farmaceutici che, purtroppo, richiedono un ingente contributo economico in quanto non ancora riconosciuti dal Sistema sanitario nazionale. L’intento è di attaccare il male da più fronti, ridurre quanto più possibile le masse tumorali in modo da rendere fattibile, prima o poi, un intervento chirurgico".
"Con questo sito e con le mie parole – è l’appello della giovane e combattiva malata – mi rivolgo a medici e oncologi in Italia e all’estero, a tutte le persone di cuore che siano in grado di aiutarmi a trovare una soluzione, una cura, una possibilità chirurgica e a tutti coloro che vogliano contribuire economicamente per aiutarmi a sperimentare queste nuove possibilità terapeutiche. Metto a disposizione i miei esami, le mie cartelle cliniche e tutte le informazioni necessarie, insieme a un numero di conto corrente, per chi desideri aiutarmi. Grazie di cuore!".