‘Ndrangheta, convalidato il sequestro dei beni di Giuseppe Nirta

Il Tribunale di Aosta, accogliendo la richiesta della Procura di Aosta, ha convalidato il sequestro dei beni immobili riconducibili a Giuseppe Nirta, il 60enne di Quart, in carcere a Bologna, dove sconta una condanna a 7 anni e 8 mesi per narcotraffico.
Giuseppe Nirta
Cronaca

Il Tribunale di Aosta, accogliendo la richiesta della Procura di Aosta, ha convalidato il sequestro dei beni immobili riconducibili a Giuseppe Nirta, il 60enne di Quart, in carcere a Bologna, dove sconta una condanna a 7 anni e 8 mesi per narcotraffico internazionale.

Sotto sequestro anche due conti in Svizzera – del valore di circa 933.000 franchi – mentre tornano a disposizione dei familiari quattro conti correnti (circa 20.000 euro). Nell’udienza del prossimo 5 febbraio sarà esaminata la provenienza di ciascun bene anche in base ai documenti presentati dalla difesa.

Tra i beni sequestrati ci sono 3 immobili a Quart (di cui un’abitazione in villaggio Champeille), un magazzino a Charvensod (si tratta di un magazzino), 2 conti correnti bancari e una fiat panda, intestati allo stesso Giuseppe Nirta, 4 terreni a Quart (di cui un vigneto), 3 immobili a Bovalino, in provincia di Reggio Calabria, 3 conti correnti bancari e una fiat 500, formalmente intestati alla moglie del Nirta, Francesca Mandarino. Inoltre sono stati sequestrati 2 magazzini ad Aosta, 7 immobili a Quart (di cui un’abitazione in villaggio Rovarey e due in villaggio La Balma), una polizza assicurativa, un deposito titoli e tre conti correnti bancari, quattro rapporti bancari e due conti correnti postali, tutti formalmente intestati ai figli di Giuseppe Nirta.

 

 

 

 

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