Turismo, quasi 80mila presenze in meno rispetto alla scorsa stagione

Diffusi i dati ufficiali su dicembre-febbraio. Tante ombre pochissime luci. Marguerettaz interviene sulla polemica della tassa di soggiorno. "Polemica pretestuosa in considerazione del fatto che l’unico tour operator a lamentarsi sia Interski".
Piste da sci a Champoluc di Ayas
Economia

Si avvia alla chiusura con tante ombre e pochissime luci la stagione turistica invernale 2012/2013. Dopo i bilanci, a parole, dei giorni scorsi arrivano oggi i dati ufficiali dell’Assessorato al Turismo. Tra il dicembre 2012 e il febbraio scorso le tabelle mostrano un calo sia negli arrivi, – 6%, sia nelle presenze – 8%. Se dalle percentuali passiamo ai numeri è ancora più evidente l’emorragia: 18mila gli arrivi totali persi nell’ultimo anno, quasi 80mila le presenze.

A spiegare, per la maggior parte, i segni "meno" sono i nostri connazionali. 15mila (-8%) circa quelli che mancano all’appello, sul fronte degli arrivi, rispetto alla scorsa stagione. Quasi 69mila circa le presenze in meno (-13%).

Sul fronte dei flussi turistici stranieri si registra una lieve flessione (-3% gli arrivi e – 2% le presenze): calano le provenienze più tradizionali francesi e inglesi mentre continuano a crescere i flussi provenienti dai mercati più nuovi (Russia, Olanda, Svezia, Norvegia) e dall’estremo Oriente (Giappone e Cina).

Gennaio nero
Nei tre mesi presi in esame quello più nero è stato gennaio. Se a dicembre, infatti, la crisi sembrava lontana a gennaio si è mostrata, ed in tutta la sua gravità. Meno 20% gli arrivi, meno 16% le presenze. E’ in questo mese che l’assenza degli italiani è stata più forte. Se infatti nella scorsa stagione i nostri connazionali spiegavano il 56% dei flussi totali, quest’anno la percentuale è crollata al 48%. In ripresa il mese di febbraio dove gli arrivi hanno segnato un meno 3% e le presenze un meno 6%.

Soggiorni sempre più brevi per gli italiani
La crisi ha toccato tutti i comprensori anche quelli che notoriamente trainavano la stagione. Nella Monte Cervino si è perso un 10% sul fronte degli arrivi e un 6% su quello delle presenze. A Courmayeur e dintorni si sono contate quest’anno 32mila presenze circa in meno rispetto alla scorsa stagione. Meno 11mila quelle in meno del Monte Rosa. Continua la tendenza, italiana, di diminuire il periodo dei soggiorni. Dalle 3,1 notti della stagione 2009 si è arrivati ai 2,8 pernottamenti di quest’anno. Le vacanze degli stranieri invece sono stabili sulla media delle cinque notti.

La crisi, la meteo e la neve
Secondo l’Assessorato al Turismo tra i fattori che hanno determinato questo bagno di sangue c’è, oltre alla crisi economica e la meteo, sfavorevole nella seconda parte della stagione, anche il fattore neve. Nelle ultime stagioni infatti la Valle d’Aosta aveva potuto contare su un migliore innevamento rispetto alla Francia, nel 2010-2011, e al resto d’Italia, nel 2011-2012. "Quest’anno, invece – spiegano dalla Regione –  il fattore neve non è stato determinante nella scelta delle destinazioni sciistiche, essendo tutte in grado di assicurare una buona presentazione dei propri comprensori."

Come già annunciato nella scorsa settimana in Consiglio Valle la Regione sta correndo ai ripari puntando su nuovi mercati e consolidando la sua posizione in Russia, Olanda, Svezia e Norvegia.

Tassa di soggiorno
L’Assessore al Turismo, Aurelio Marguerettaz interviene poi sulla tassa di soggiorno, sulla quale si sono alzate nei giorni scorsi le voci polemiche dell’Interski.
"Da 29 anni il tour operator ha scelto la Valle d’Aosta – si legge nella nota della Regione –  come sua destinazione. Da sempre, Colin McIntosh ha intavolato innumerevoli rapporti dialettici con il settore degli impianti a fune, i maestri di sci e gli albergatori per negoziare condizioni estremamente favorevoli. E tuttavia, nonostante le trattative, Interski dove può continua ad avvalersi di prestazioni professionali provenienti da fuori Valle, come per i maestri di sci, per i trasporti e per il noleggio delle attrezzature. Per quanto riguarda gli alberghi, grazie anche alla disponibilità commerciale degli stessi, come peraltro ammesso da Interski, questa riesce ad ottenere prezzi giornalieri di mezza pensione anche al di sotto dei 30 euro."

Marguerettaz ricorda poi come la tassa valga per i clienti di Interski una spesa settimanale da 3 euro a 5 euro a persona e che l’adozione della stessa rimanga a discrezione dei comuni.
"Per quanto riguarda le norme sui maestri di sci – spiega ancora l’Assessore –  queste sono state approvate all’unanimità dal Consiglio regionale e sono finalizzate alla tutela della professionalità, della sicurezza e degli standard previsti dalle legislazioni italiana ed europea. L’Assessore esprime amarezza nel constatare che la polemica, in questo momento difficile, non rende giustizia a una Regione sempre attenta ai tour operator e agli ospiti della Valle d’Aosta. Una polemica che pare pretestuosa in considerazione del fatto che l’unico tour operator a lamentarsi sia Interski."

L’Assessore apre infine sulla possibilità di intavolare un confronto tra enti locali, albergatori e associazioni impianti a fune, maestri di sci, tour operator e altri operatori del settore.

 

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