Un’esperienza, è proprio il caso di dirlo, da lasciare senza fiato. Domenica 7 aprile scorso, il laghetto ghiacciato de “La Nouva” a 2230 slm è stato teatro del 1° Under Ice Event, “apnea estrema sotto il ghiaccio”, organizzato da Apnea National School ed Ecole de Plongée, con la collaborazione logistica della Pila SpA. L’evento ha attratto numerosi appassionati dal nord Italia, ma per testare ulteriormente l’organizzazione e la sicurezza, quest’anno si è voluto fermare il numero di iscrizioni a 10 candidati i quali hanno potuto, per la prima volta nella loro vita, cimentarsi in apnea in un contesto acquatico così estremo, seguiti e controllati da Nicola Brischigiaro, ideatore e precursore di imprese apneistiche sotto il ghiaccio (13 performance mondiali tra record ed esperimenti in apnea estrema).
Sopra e sotto il ghiaccio un team di subacquei esperti, capitanati da Max Cestaro e da Ruggero Balestrieri e composto da Mauro Tessitore, Giuseppe Balestrieri, Andrea Belli, Antonio Curcio, tutti facenti parte della Colonna Mobile della Protezione Civile Valdostana. Hanno collaborato anche il subacqueo Marco Lucci e l’Istruttore di apnea Andrea Frosini.
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l team ha permesso che tutto l’evento si svolgesse in modo ottimale. Già sabato, infatti, sono stati preparati i fori di entrata ed uscita, posti a 25 metri di distanza. Le condizioni climatiche erano perfette e la visibilità molto buona. Il ghiaccio presentava uno spessore di circa 60 cm e l’acqua era ad una temperatura di circa 1,5° . Tutta la preparazione a secco e in acqua è stata gestita con meticolosa attenzione.
"E’ stato eccitante – ha raccontato Nicola Brischigiaro, ideatore dell’evento – alcuni anni fa avevo già accompagnato sotto il ghiaccio in un lago del Trentino un po’ di atleti della Nazionale di apnea e sono davvero contento di proporre questo evento in Valle d’Aosta, in particolare a Pila. E’ una bellissima esperienza e anche molto didattica, in quanto è necessario ricercare un ottimo autocontrollo messo a dura prova dalle condizioni ambientali, dall’alta quota e dalla temperatura dell’acqua che a circa 2° è alla sua massima densità. L’avanzamento è quindi molto più difficoltoso. Certo, il freddo è sempre intenso, e l’ambiente claustrofobico, ma basta essere allenati per vivere in sicurezza un ambiente così affascinante. Il prossimo anno cercheremo di accontentare più candidati mediante una specifica organizzazione".