Il mercato coperto di Aosta continua ad essere un oggetto misterioso e soprattutto continua a non essere quel punto di riferimento economico che il Comune si aspettava, soprattutto a fronte di diversi investimenti e lavori di miglioramento susseguitisi durante gli anni. “Questo argomento – ha spiegato ieri pomeriggio in Consiglio Comunale Iris Morandi, consigliera di Alpe – è già stato affrontato più volte in questa sede, e spesso siamo stati concordi nel sottolineare che il mercato coperto è una struttura che presenta notevoli criticità. Sono stati fatti interventi nel corso degli anni che purtroppo non hanno inciso in maniera sufficiente per invertirne la rotta. Il dato di fatto è che il mercato coperto non riesce ad essere frequentato se non al martedì e al sabato, giorni nei quali la clientela è al traino del mercato esterno, altrimenti non c’è mai nessuno. I commercianti alla sera chiudono con cifre incassate irrisorie. Sono state apportate diverse migliorie, come ad esempio la costruzione dell’ascensore, ma sembra mancare proprio una politica per il mercato. Già in questa sede si era detto che si disponeva di una grande struttura in una posizione strategica, e come mai quindi non riesce a fare il salto di qualità, al di là della crisi che si è abbattuta su tutti i settori?”.
Morandi però, non ha chiesto solo conto all’amministrazione comunale, ma ha aggiunto: “Nel resto d’Italia c’è una filosofia del mercato molto più diffusa che non in Valle. L’amministrazione deve chiedersi se si vuole andare verso una progressiva chiusura, con i concessionari che saranno obbligati a chiedere la chiusura dei propri box, o se si vogliono trovare delle soluzioni”.
La replica è arrivata direttamente da Patrizia Carradore, Assessore al Turismo, Sport, Commercio e Pari Opportunità: “Questa è una mozione ingenerosa per l’amministrazione visto quello che è stato fatto negli anni, come interventi per un ammontare di 700mila euro dal 2005. Il canone di affitto dei box, poi, è di 641 euro al trimestre, quindi appetibile e sostenibile per una struttura sita nel centro storico e che continua a svolgere una funzione nella quale l’amministrazione continua ad investire. A fine maggio, ad esempio, verranno completati i lavori del tetto per la parte del secondo piano (ora in fase di tinteggiatura) e che sarà di nuovo disponibile per Coldiretti e per la vendita dei prodotti”.
Al di là della vendita tout court e delle carenze strutturali sembra essere lo spirito dei commercianti a non funzionare completamente, e sull’argomento è intervenuto il Consigliere di Fédération Autonomiste, Franco Napoli: “Bisogna anzitutto far diventare gli operatori di mercato imprenditori più aggressivi attraverso la pubblicità. Serve loro un’iniezione di vitalità che non può che fare bene perché in questi casi serve la mentalità vincente. Aiutiamoli ad aiutarsi – ha concluso Napoli – come abbiamo già fatto attraverso gli affitti bassi e cercando di rendere la struttura sempre più idonea e moderna”.