Giugno, si sa, è mese di bilanci e di verdetti all’interno delle scuole, ma non solo. Anche chi la scuola la gestisce e la amministra tira le fila di un anno scolastico per certi versi non semplice. Questa mattina, infatti, durante i lavori della III Commissione Consiliare di Aosta, si è tornati a parlare di mense scolastiche, argomento che ciclicamente, tra disservizi lamentati dagli utenti e rapporti chiarificatori con Vivenda, l’azienda che fornisce il servizio di refezione nelle scuole del capoluogo, torna ad affiorare tra gli atti del Consiglio comunale di Aosta.
Ed è direttamente l’Assessore Comunale alla Pubblica Istruzione Andrea Paron ad aprire il dibattito, tirando le somme di un anno scolastico di rapporti non sempre facili con l’azienda, e che ha visto a partire da gennaio 2013 la nomina dell’Ingegnere Piergiorgio Venturella quale Direttore dell’esecuzione, figura individuata per provare a gestire al meglio il servizio mensa: "Al termine dell’anno scolastico – spiega Paron – abbiamo ritenuto opportuno di dover fare il punto sul lavoro svolto. A settembre 2012 siamo partiti con nuovo appalto di servizi di supporto alle Istituzioni scolastiche: un appalto nuovo e non facile da gestire, e un servizio delicato vista l’utenza cui si rivolge. La scelta di nominare Venturella è stata azzeccata, visto il suo curriculum vasto e la sua conoscenza approfondita riguardo il funzionamento scuole".
L’incarico di Venturella lo ha visto di conseguenza mantenere rapporti diretti con Vivenda: “Abbiamo avuto rapporti non sempre facili con l’azienda – prosegue l’Assessore – essendo un gruppo nazionale che ha una visione del lavoro e del territorio un po’ diversa da quella cui siamo abituati. In questo senso il supporto dell’Ing. Venturella è stato determinante”.
Da qui l’analisi del servizio, enucleata dallo stesso Ingegnere Piergiorgio Venturella in alcuni punti: “L’idea –ha spiega Venturella – era quella di dare all’Amministrazione un referente unico per far capire alla ditta la direzione da prendere e il cui unico obiettivo è che famiglie e bambini siano soddisfatti del servizio. Il cammino è stato positivo e la ditta alla fine è stata capace di comprendere le necessità dell’utenza e dell’Amministrazione”.
Poi i numeri: “A maggio – chiosa l’Ingegnere – è stata fatta una ‘customer satisfaction’ con 858 questionari distribuiti in tutte le scuole e con modalità diverse: interviste alle scuole dell’infanzia, e questionari compilati nella primaria e secondaria. Il 44% segnalava moltissima soddisfazione, il 30% molta, il 15% abbastanza, l’8% poco o niente, e il 3% non ha risposto. Questi sono solo dati di partenza, importanti per confrontarci e definire le linee per il prossimo anno scolastico”.
Sono stati, alla fine, 2083 gli utenti che hanno usufruito del servizio mensa nelle scuole del Capoluogo (73 in meno rispetto ai 2156 dell’anno passato), con una media di 820 pasti al giorno (in linea con l’anno precedente) e per un totale di 133.692 pasti serviti nel periodo settembre – maggio.
Numeri importanti dietro ai quali c’è anche tutto il complesso legato all’appalto, dall’assistenza ai servizi di pulizie ordinarie, che non hanno però convinto appieno l’intera Commissione. Anzi, è proprio sul persistere dei problemi sulla qualità del servizio che punta il dito Vincenzo Caminiti: “Il servizio – spiega il Consigliere in quota Stella Alpina – che era partito malissimo, e qui l’impegno dell’Assessore è stato fondamentale, è comunque molto migliorabile. Il risparmio sul personale, un assistente ogni 20 bambini è troppo poco, ricade sugli utenti. Come i problemi di lavoratori che non hanno ore a sufficienza o non sono messi in condizione di lavorare al meglio, per non parlare del persistere di problemi di qualità del cibo”.
Perplessità alle quali si aggiungono quelle del Consigliere di minoranza Paolo Momigliano Levi che si chiede come sia possibile che: “Una società con grande esperienza nei servizi come Vivenda abbia bisogno che l’Amministrazione gli affianchi un esperto per razionalizzare i servizi? L’Amministrazione dovrebbe affidare compiti delicati all’azienda che meglio si presenta, perché è pesante dover ulteriormente introdurre persone che controllano”.
A chiudere le polemiche ci pensa direttamente il Presidente della Commissione Salvatore Luberto: “La figura di Venturella è prevista dalla legge, e non sono tante le Amministrazioni che hanno approfittato di una figura a garanzia dell’utenza e dei committenti. I dati riportati dimostrano un atteggiamento di controllo e attenzione, poi il capitolato si può migliorare. L’Amministrazione è attenta e ha cercato risposte nei meccanismi di legge per monitorare il più possibile, cercando di migliorare non solo con l’attenzione burocratica ma con scelte politiche, la qualità del servizio e del capitolato”.