Dal pomeriggio di oggi scatterà a Courmayeur la fase di preallarme per la frana da 8,3 milioni di metri cubi, monitorata da tempo, che potrebbe staccarsi del Mont de la Saxe. "La macchina del Comune si prepara per un’eventuale, ma non probabile, fase di allarme" spiega Fabrizia Derriard, Sindaco di Courmayeur.
Questa mattina il centro operativo comunale (Coc) alla presenza del sindaco e del geologo della Regione, Davide Bertolo, ha fatto il punto sulla situazione.
"Dalla riunione – spiega ancora il Sindaco – sono emersi alcuni punti: è stato confermato il movimento costante per la frana da 700 metri cubi che in meno di un mese è avanzata di 2 metri e 10 cm, per la quale siamo già in stato di pre-allarme, è stata confermata la fase di allarme per la parte più bassa da 350 metri cubi circa e si è notata un’accelerazione, leggermente più veloce rispetto agli anni passati, dovuta allo scioglimento delle nevi, per il fenomeno più ampio e più in profondità, monitorato dal 2008." A peggiorare il quadro sono le previsioni meteo per i prossimi giorni "non certo favorevoli".
Il Comune si è quindi messo al lavoro per completare la segnaletica per il nuovo preallarme che interessa una porzione di territorio molto più ampia e a effettuare una censimento della popolazione con problemi sanitari. "Sono due gli scenari che continuano ad esistere – spiega ancora Derriard – il primo per la frana più piccola che in caso di allarme porterà all’evacuazione di un centinaio di persone, il secondo, per il distacco della massa più grande, che coinvolgerà in tutto 500 persone". In questo caso tutta la frazione di Entrèves sarà sgomberata.
Per spiegare alla popolazione l’evoluzione della situazione è stata fissata per sabato alle 15 una riunione nella Chiesa parrocchiale. "Non per forza – ripete il Sindaco – si passerà alla fase di allarme ma se esiste anche solo una possibilità su 240mila dobbiamo essere pronti".