Il prossimo 31 marzo 2007 ?motards?, italiani e francesi faranno rombare i motori di fronte al lato italiano del Traforo del Monte Bianco per ricordare i motociclisti Pierlucio Tinazzi e Stefano Manno, i due motociclisti morti nel rogo del 24 marzo 1999.
L’ottavo ?Memorial Spadino – 4/o Party in Memory of Stefano?, vedrà il ritrovo dei centauri italiani a Morgex tra le 15 e le 15.30 prima di raggiungere insieme il Traforo, quelli francesi si raduneranno sul piazzale nord tra le 14.30 e le 15.30 e attraverseranno il tunnel in gruppo, scortati dai veicoli del servizio di sicurezza del GEIE. A questo proposito sono state disposte due interruzioni di mezz’ora del traffico all’interno del Tunnel in corrispondenza del passaggio dei motociclisti francesi.
Alle ore 16 si svolgerà la cerimonia commemorativa con gli interventi dei responsabili dei club organizzatori e il minuto di silenzio durante il quale i motociclisti intervenuti alzeranno i loro caschi verso il cielo in onore della memoria dei loro amici scomparsi. Quest’anno il Memorial sarà preceduto da un convegno dedicato alla sicurezza dei motociclisti che si svolgerà nella Sala Convegni del Comune di Morgex dalle ore 9,30 fino alle 13,30 .
La figura e il gesto eroico dell’allora 34enne Pierlucio Tinazzi, detto Spadino per la corporatura alta e magra, continuano ogni anno ad occupare i ricordi di amici e motociclisti. I colleghi di allora inoltre a metà mattina si fermano dal lavoro per una piccola cerimonia ?privata? in memoria dell’amico e collega. Una targa in suo onore si trova all’entrata del Tunnel del Monte Bianco dove quel 24 marzo ?Spadino?dipendente addetto alla sicurezza dell’allora STMB oggi GEIE, mentre il fuoco distruggeva tutto, prese la propria moto di servizio e di infilò all’interno tra fuoco e fiamme per cercare di portar in salvo qualcuno. Uscì poco dopo con una prima persona, per poi rientrare e continuare il coraggioso e disperato salvataggio. Il suo corpo venne ritrovato, a fiamme domate, in un rifugio dove si era inutilmente riparato insieme ad altri.
I motociclisti ne hanno fatto un simbolo e ogni anno lo ricordano in centinaia, provenienti dai luoghi più disparati, per ricordarlo ma anche per chiedere alle istituzioni una particolare attenzione, nel costruire e mantenere le strade in sicurezza.