Qualche minuto prima delle 13,00 di oggi, venerdì 24 maggio si è tenuta l’esplosione per l’abbassamento della diga di Beauregard a Valgrisenche. Un’opera da 15 milioni di euro che ridurrà lo sbarramento di 52 metri. La diga passerà quindi da 1.772 a 1.720 metri di altitudine, rimanendo visibile “fuori terra” per soli 20 metri, anziché gli attuali 72.
Quella di oggi ha fatto seguito a una serie di “volate di prova” che si sono tenute nel dicembre 2012 e nel maggio 2013: l’obiettivo era di calibrare le detonazioni e capire come reagiva la struttura.
“La decisione di eseguire i lavori di messa in sicurezza – ha detto Riccardo Trisoldi, presidente della Compagnia Valdostana delle Acque, proprietaria della diga – da anni sollecitati dall’amministrazione regionale e proposti dal Commissario stesso su progetto dello Studio Marcello, è stata approvata giovedì 25 febbraio 2010 dall’Assemblea della IV sezione del Consiglio superiore dei lavori pubblici”. La scelta fatta dal Commissario straordinario designato dal Governo viene ora, dunque, eseguita dalla Cva.
Per raggiungere l’obiettivo è stato scelto d’intervenire con una serie di esplosioni, dette “volate”, previste con frequenza settimanale a partire dalla primavera 2013. La fase di preparazione delle volate, che prevede una particolare predisposizione dei fori in cui inserire l’esplosivo e dei comandi per le micro-cariche, e quella di sistemazione successiva, richiedono nel complesso un lavoro di circa cinque giorni. Le volate saranno annunciate dal suono di una sirena e dureranno pochi secondi: sono previste in orario pomeridiano, in modo da arrecare il minimo disturbo e perché l’esplosivo non può essere stoccato ma deve essere utilizzato in giornata.
Il materiale prodotto dall’esplosione ammonterà a circa 150.000 metri cubi d’inerti che verranno sistemati in parte a monte, per poi essere coperti dall’acqua, e in parte a valle, dove andranno a colmare il profondo vuoto oggi visibile, creato al momento della costruzione della diga per realizzarne le fondazioni.
Nei mesi compresi tra aprile e novembre degli anni 2013 e 2014 si procederà con la demolizione della parte alta della diga con una serie di esplosioni successive di microcariche, per poi procedere alla sistemazione del materiale di risulta. L’ultimo passaggio, previsto per il 2015, sarà la sistemazione ambientale delle sponde e dei depositi di materiale, oltre alla rimozione della tura e alla sistemazione finale degli accessi.