Les jeux sont faits. Il Conseil Fédéral dell’Union Valdôtaine riunito oggi, domenica 30 giugno, a Quart ha approvato le linee programmatiche e i nomi degli assessori rossoneri che andranno a comporre la nuova Giunta regionale che verrà votata domani in occasione della prima seduta del Consiglio Valle. Le poltrone in gioco sono dunque otto: una scelta che ha creato qualche malumore all’interno del ‘parlamentino’ unionista.
La squadra di governo
Ecco la squadra: alla Sanità va Tonino Fosson; al Turismo commercio e Trasporti Aurelio Marguerettaz; all’assessorato all’Ambiente Luca Bianchi; all’istruzione e Cultura Joël Farcoz; all’Agricoltura Renzo Testolin. Alla Presidenza del Consiglio resta Emily Rini che avrà come segretario David Follien. Bisognerà invece aspettare domani per sapere il nome dei presidenti delle Commissioni permanenti (quattro poltrone andranno all’Union e una a Stella Alpina) e del capogruppo del mouvement in Consiglio. La squadra del prossimo esecutivo regionale è completata dai nomi indicati da Stella Alpina già venerdì scorso: Mauro Baccega che avrà competenze sulle Finanze, Pierluigi Marquis che ricoprirà la carica di assessore alle Attività produttive (con mandato anche sulle politiche del lavoro) e Marco Viérin che torna alle Opere pubbliche. L’Edelweiss avrà anche la vicepresidenza del Consiglio e la presidenza di una commissione permanente.
Quattro i criteri indicati da Augusto Rollandin, presidente incaricato a formare la Giunta: i risultati elettorali, le competenze specifiche di ciascuno, la territorialità e l’equilibrio fra assessori uscenti e “new entry”. E infatti le sorprese non mancano con il giovanissimo Joël Farcoz, Animateur principal della Jeunesse Valdôtaine, classe 1987 e Renzo Testolin, impiegato di banca e alla primissima esperienza amministrativa.
Restano a bocca asciutta nomi eccellenti dati come ‘papabili’ nei pronostici della vigilia: il presidente Uv Ego Perron, l’assessore uscente Pino Isabellon e l’ex assessore al Bilancio Leonardo La Torre. E nessuna donna entra nella stanza dei bottoni.
Polemica per la mancata riduzione degli assessorati
Ha creato qualche malumore e più di un intervento scettico la scelta da parte del presidente incaricato Augusto Rollandin di mantenere otto assessorati senza procedere all’annunciata riduzione delle poltrone. E fra tutti la prima ad intervenire è stata l’assessore all’Ambiente uscente Manuela Zublena: “Oggi apprendiamo che viene resuscitato l’assessorato all’ambiente, quando già un anno fa Rollandin aveva annunciato che lo avrebbe eliminato. Condivido il fatto che l’ambiente sia un settore strategico, ma andava dato un segnale sulla riduzione dei costi della politica. La speranza è che l’obiettivo non sia solo di mantenere degli equilibri, ma di continuare il lavoro fatto”. Le hanno fatto eco gli interventi di Osvaldo Chabod, tesoriere del movimento – “Dovevamo essere coerenti con quanto annunciato e ribadito in campagna elettorale” – e di Aldo Cottino – “Solo una settimana fa avevo chiesto uno sforzo alla commissione politica per arrivare a una riduzione degli assessorati, ma così non è stato”-.
Subito la risposta di Rollandin: “L’impegno è di decidere in questa legislatura la riduzione del numero di consiglieri regionali e proporzionalmente il numero di assessori – le poltrone potrebbero diminuire di due unità, ndr – ma per fare questo è necessario avere una maggioranza qualificato di 24 consiglieri e dunque va allargato il dialogo politico”.
Il Consseil ha proceduto con due distinte votazioni. La squadra di governo è stata approvata all’unanimità, mentre le linee programmatiche hanno incassato l’astensione di Manuela Zublena, Aldo Cottino e Ettore Favre.
Le linee programmatiche
I prossimi cinque anni di governo si giocheranno tutti sui rapporti finanziari con lo Stato. Il merito delle linee programmatiche di legislatura verrà discusso nel dettaglio nel primo Consiglio Valle, ma Rollandin ha fatto un rapido resoconto al Conseil Fédéral Uv: “Nel 2014-2015 ci verrà chiesto di raddoppiare il sacrificio fatto nel 2013 e dunque vogliamo ridiscutere con Roma la politica per l’uso dei fondi europei e i termini dell’accordo sul federalismo fiscale”. In cima alla lista della priorità, però, c’è anche la ‘politica interna’ e il rapporto fra la Regione e i Comuni: “Andranno rispettate le leggi vigenti – ha detto Rollandin – ma è chiaro che dovremo spingere sulla gestione associata dei comuni”. Altro tema delicato è lo stato sociale: “Vogliamo mantenere questo livello di welfare – ha sottolineato Rollandin – ma sul settore sanità e politiche sociali dobbiamo andare su una razionalizzazione dei servizi sul territorio”.