Ecco i 35 consiglieri regionali della Valle d’Aosta

Chiusi i conteggi per l'assegnazione dei seggi è stato completato anche il conteggio delle preferenze. Come prevedibile il miglior risultato è del Presidente della Giunta uscente, Augusto Rollandin, con 10872, lontano dal suo record di oltre 13mila voti.
Consiglio regionale
Politica

Si è chiuso ieri pomeriggio, poco dopo le 16, lo scrutinio delle schede con le preferenze per l’elezione del prossimo Consiglio Valle. Rispetto alla scorsa legislatura, anche in virtù del crollo della Fédération Autonomiste (2 consiglieri nel 2008) e del Pdl (aveva 4 seggi), le urne hanno riservato diverse sorprese. Su 35 eletti, 14 sono stati riconfermati, mentre le novità sono ben 21, di cui però due ex consiglieri. Le quote rose rimangono invariate: le donne sono ancora cinque, come nel 2008.

All’Union Valdôtaine, partito che ha ricevuto più voti in assoluto (24.121, pari al 33,47%) sono andati 13 seggi, contro i 17 della scorsa legislatura. A sedere al primo piano di Piazza Deffeyes saranno il presidente della regione uscente Augusto Rollandin (10872), l’ex senatore Antonio Fosson (4635), il Presidente del Consiglio uscente Emily Rini (3220), l’assessore al Turismo Aurelio Marguerettaz (2543), il sindaco di Pollein Luca Bianchi (1924), l’animateur principal della Jeunesse Valdôtaine Joel Farcoz (1813), il Presidente delll’UV Ego Perron (1754), l’assessore all’Agricoltura uscente Pino Isabellon (1702), l’ex vice presidente dell’UV David Follien (1614), il sindaco di Valpelline Claudio Restano (1597), il vice sindaco di Aymavilles Renzo Testolin (1590), la titolare del salumificio Bertolin di Arnad Marilena Péaquin Bertolin (1574) e l’assessore al Bilancio uscente Leonardo La Torre (1422). 

Se la Fédération Autonomiste non ha ottenuto seggi (troppo pochi i 1.572 voti ottenuti, pari al 2,18%, per superare lo sbarramento), la Stella Alpina invece ne ha presi 5 (8.824 voti pari al 12,25%), che vanno all’assessore regionale ai Lavori Pubbblici uscente Marco Viérin (3179), agli assessor comunali al Bilancio e Mobilità Mauro Baccega (1849) e Stefano Borrello (1571), al presidente della Comunità montana Monte Cervino Pierluigi Marquis (1495) e al consigliere uscente André Lanièce (1424).

Cambiando coalizione, l’Union Valdôtaine Progressiste guadagna 7 seggi (13.843 voti, pari al 19,21%), cioè quattro in più rispetto a quelli sui quali ha potuto contare negli ultimi mesi di legislatura. Entrano in Consiglio l’ex assessore all’Istruzione e Cultura Laurent Viérin (7749), al sindaco di Hône Luigi Bertschy (1954), all’ex Presidente del Celva Elso Gerandin (1296), all’ex segretario particolare di Viérin, Alessandro Nogara (1042), al consigliere uscente Andrea Rosset (996), all’imprenditore vitivinicolo Vincent Grojean (959) e al farmacista di Nus Nello Fabbri (916).

Il Partito Democratico (6.401 voti, pari al 8,88%) conferma il risultato di cinque anni fa, con 3 seggi, assegnati al segretario del partito Raimondo Donzel (1397), all’ex candidato alla Camera dei Deputati Jean-Pierre Guichardaz (832) e al consigliere uscente Carmela Fontana (785). Restano fuori Gianni Rigo (381), consigliere uscente.

Stesso risultato anche per Alpe (8.943 voti pari al 12,41%), che tiene le 5 poltrone del 2008, sulle quali siederanno  il consigliere uscente Patrizia Morelli (2295), la new entry Fabrizio Roscio (1956), gli altri due consiglieri uscenti Alberto Bertin (1629) e Albert Chatrian (1499) e l’ex vice sindaco di Saint-Christophe Chantal Certan (1308).

Infine, fa il suo debutto in Consiglio Valle il Movimento 5 stelle (4.773 voti pari al 6,62%), con due seggi: a fare opposizione saranno Stefano Ferrero (1170) e Roberto Cognetta (670).

Alcune curiosità sui nuovi consiglieri: Sono cinque i consiglieri che arrivano da Quart: Andrea Rosset, Alessandro Nogaro, Fabrizio Roscio e Vincenzo Grosjean. Nel precedente consiglio erano 5 le donne elette e 5 si confermano anche per la legislatura che deve cominciare. Due le unioniste, due di Alpe e una del Pd. Parenti in consiglio: Andrea Rosset e Nello Fabbri sono cognati. Claudio Lavoyer, fuori dal Consiglio, si ferma a 358, perdendo per strada 1000 voti rispetto al 2008.

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