Roma, 28 mag. (Adnkronos) – Sanzioni disciplinari per i magistrati politicizzati, stop di sei mesi per i procedimenti in corso se, a causa delle loro dichiarazioni, sono passibili di azione disciplinare da parte del Guardasigilli e del Procuratore generale della Cassazione. Lo prevede un ddl presentato dal senatore pidiellino, Francesco Nitto Palma, e all’ordine del giorno della commissione Giustizia del Senato. Qualcuno lo ha ribattezzato ‘salva Berlusconi’, alla luce dei processi tutt’ora in corso sul caso Ruby e la vicenda dei diritti tv Mediaset, che pendono come una spada di Damocle sulla testa del Cavaliere.
Il testo, formato da 3 articoli, con ‘Disposizioni in materia di responsabilità disciplinare dei magistrati e di trasferimento d’ufficio’, è stato presentato a palazzo Madama il 15 marzo scorso e assegnato l’8 maggio. Il disegno di legge configura un illecito disciplinare quando le toghe rilasciano ‘dichiarazioni che, per il contesto sociale, politico o istituzionale in cui sono rese, rivelano l’assenza dell’indipendenza, della terzietà e dell’imparzialità richieste per il corretto esercizio delle funzioni giurisdizionali’.
Nitto Palma, si legge nella relazione introduttiva che accompagna il testo, assicura che queste norme intendono ‘colmare una lacuna’ in materia e si ‘allineano pienamente alle indicazioni’ del presidente della Repubblica, ‘eliminando dal testo originario spazi di discrezionalità che avrebbero potuto condizionare indebitamente la libertà di manifestazione del pensiero da parte dei magistrati’.