Se per il polo universitario era stata la posa della prima pietra a sancire l’inizio di un lungo percorso, per il teleriscaldamento di Aosta ci ha pensato la benna di un escavatore ad inaugurare il cantiere. In questo caso però i lavori per la costruzione della centrale, cuore del progetto, inizieranno già domani nell’area ex Cogne. Bisognerà aspettare poi altre due settimane, intorno alle metà di ottobre, per vedere gli operai all’opera nelle vie cittadine con disagi annunciati per gli aostani. "Chiediamo – ha detto l’Assessore comunale all’Ambiente Delio Donzel – ai cittadini tolleranza e pazienza e di valutare le ricadute che questa opera avrà per l’aria di Aosta". Donzel ha poi ricordato come il cantiere per il teleriscaldamento sarà l’occasione per intervenire sulle reti tecnologiche ma anche per dare vita al progetto di separazione delle acque bianche da quelle nere nel Quartiere Dora. E il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, ha parlato del lavoro che quest’opera porterà nel territorio.
Nel mese di agosto il Comune ha approvato il progetto esecutivo per il primo lotto che riguarda la costruzione della dorsale principale dalla zona est fino al centro di Aosta con via Festaz. "Oggi – ha sottolineato il Presidente di Telcha, Riccardo Trisoldi ricordando le parole del sindaco di Aosta, Bruno Giordano – è l’ultimo giorno di parole da domani si scava". Trisoldi ha poi spiegato come il progetto del teleriscaldamento nasce negli anni Novanta da un’idea dei Fratelli Ronc e di Sea, ora soci di Telcha. "Solo l’adesione di Cofely Gaz de France ha permesso di sbloccare l’iniziativa in capo a Telcha su cui si era abbattuta la crisi economica".
Sul progetto – cambiato in corsa e che ora prevede la costruzione di un gruppo cogenerativo che produce calore e energia elettrica per alimentare la pompa di calore, che a sua volta prende energia dall’acqua di processo della Cogne e la innalza a temperatura adeguata per servire le utenze – l’ingegner Giovanni Rivolta ha parlato di iniziativa "all’avanguardia in Europa con un sistema modulare e una tecnologia che permette economie tra il 10 e il 30% rispetto a quanto è disponibile attualmente sul mercato".
L’investimento sarà di 85 milioni di euro mentre i lavori dovrebbero concludersi in 5 anni con le prime erogazioni già nell’autunno del 2014.
La prima campagna di adesione, ha spiegato l’Ingegnere Pietro Giorgio, ha riscosso successo e ad oggi vi sono 40 megawatt di adesioni, un 25% circa delle utenze pubbliche e private del territorio di Aosta. Con l’inizio dei lavori – sono già state fatte più di 100 assemblee condominiali – ripartirà una campagna pubblicitaria spinta da parte della società.