Un percorso ad anello che corre in alta quota per 330 chilometri, lungo tutto il perimetro della Valle d’Aosta, al cospetto dei “giganti”: il Monte Bianco, il Monte Rosa, il Cervino, il Gran Paradiso. Per tre anni consecutivi gli appassionati di skyrunning si sono dati appuntamento a Courmayeur per una sfida che è prima di tutto contro se stessi, il Tor des Géants, e il prossimo 8 settembre, data della partenza della quarta edizione, è molto vicino. La complessa macchina organizzativa è al lavoro da mesi per seguire al meglio uno degli eventi capace di rapire lo sguardo e l’attenzione di migliaia di skyrunner e appassionati in tutto il mondo. Per ripercorrere alcune delle suggestioni e dei momenti delle scorse edizioni ci sono le immagini del fotografo valdostano Stefano Torrione, che in questi anni durante il Tor des Géants a piedi, in macchina, in elicottero, ha seguito i concorrenti a ogni ora del giorno e della notte. Documentando non solo la loro fatica, la gioia, le lacrime, la cocciutaggine, il dolore… ma anche gli attimi fugaci in cui il sole illumina di sbieco la montagna regalando panorami insospettati.
Il risultato di questo lavoro è un libro di 240 pagine, di cui Sime Books Editore ha appena pubblicato la seconda edizione. Un’edizione che rispetto a quella dello scorso anno è stata aggiornata con nuove immagini, modificata nel formato, più snello rispetto alla versione precedente, e corredata dalla prefazione di Giovanni Storti, del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, che alla pratica del palcoscenico unisce quella del trail running. Giovanni scrive: «Per affrontare questa gara ci vuole un pensiero ardito. Un pensiero che si arrampichi in alto e si butti a precipizio: un pensiero eccessivo».