A fuoco un barcone di immigrati “Ci sono morti ovunque, terribile”

La tragedia è avvenuta nella zona tra la Tabaccara e l'Isola dei Conigli.
News Nazionali

Palermo, 3 ott.- (Adnkronos/Ign) – "E’ una tragedia". Così il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini in seguito al naufragio di un barcone con almeno 500 a bordo, presumibilmente somali, avvenuto all’alba di oggi a poche miglia dall’isola. Sono già cinquanta i cadaveri recuperati e trasportati sulla banchina del molo di Lampedusa. Tra loro anche due bambini e una donna incinta

La tragedia è avvenuta nella zona tra la Tabaccara e l’Isola dei Conigli. A bordo del barcone sarebbe scoppiato un incendio, forse dovuto a un corto circuito. Decine e decine di profughi per il panico si sono gettati in acqua, raccontanto i sopravvissuti al naufragio accompagnati, ancora sotto choc, sulla terraferma a Lampedusa. Alcuni dei migranti in mare si sono messi a nuotare per raggiungere gli scogli mentre i pescherecci, che si trovavano nella zona del naufragio dove sono giunte cinque motovedette della Guardia costiera, oltre ai mezzi della Guardia di Finanza, tentavano di metterli in salvo. Una vera e propria catena umana per aiutare gli immigrati finiti in acqua che ancora adesso sarebbero circa 200.

"Ci sono morti ovunque. E’ terribile". Non riesce a trattenere il pianto uno dei soccorritori che si trova su uno dei pescherecci che stanno recuperando i cadaveri dal mare. "Sono decine i morti, molti galleggiano – dice ancora tra le lacrime all’Adnkronos- Sembra un incubo". Intanto, un peschereccio con i primi 60 migranti sopravvissuti sono in arrivo nel porto di Lampedusa.

Ieri l’ultimo sbarco a Siracusa. Sono 117 tra cui 20 donne e 4 bambini, i migranti soccorsi dalla Guardia Costiera. La sala operativa della Capitaneria di Porto di Catania è stata informata dalla Croce Rossa Italiana, contattata da una signora residente in Belgio che aveva a sua volta ricevuto una richiesta d’aiuto tramite telefono satellitare da un barcone nel canale di Sicilia.

Immediatamente la Centrale operativa di Roma, fatta fare la localizzazione del telefono satellitare, ha fatto alzare in volo un aereo ATR42 della Guardia Costiera che è riuscito a intercettare il barcone a circa 30 miglia dalle coste siciliane.

Sul punto sono state inviate due motovedette della Guardia Costiera di Siracusa che intorno alle 17 hanno individuato l’unità e proceduto al trasbordo dei migranti, tutti di origine siriana. Alle 19.35 è giunta in porto a Siracusa la prima motovedetta con 70 migranti e alle 20,10 la seconda motovedetta con altri 47. 

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