Cercasi “Grand-mères du village” nella comunità montana Gran Paradis

Il progetto del Gal Alta Valle vuole formare "nonne adottive" che si mettano a disposizione delle famiglie che non hanno nonni o che li hanno lontani. Un modo per trasformare il villaggio in una comunità solidale. Il 15 ottobre un incontro ad Arvier.
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Ricreare quella dimensione di villaggio che si sta perdendo e che era la forza delle piccole realtà di montagna e fornire alle famiglie di oggi un servizio utile che alleggerisca i carichi quotidiani grazie alla collaborazione di vere e proprie nonne che si mettono in gioco. E’ uno degli obiettivi del progetto "Grand-mères du village", lanciato dal Gal dell’Alta Valle d’Aosta nell’ambito del Fondo europeo per lo sviluppo rurale e presentato nel corso di una conferenza stampa a Villeneuve dai referenti del Gal Alta Valle, Luigi Cortese e da Enrica Quattrocchio. Il progetto coinvolge il territorio della Comunità montana Grand Paradiso e in particolare i comuni di Villeneuve, Arvier, Rhêmes-St-Georges e Notre-Dame, Valsavarenche, Valgrisenche, Introd e Saint-Nicolas.

Il progetto prevede in particolare un percorso di formazione per quelle“nonne”che si rendono disponibili a dedicare il proprio tempo gratuitamente ai figli di vicini di casa o persone del paese dove vivono. I benefici del progetto sono diversi: oltre a rappresentare un aiuto importante per le famiglie che hanno dei figli piccoli e non hanno la disponibilità dei nonni, oggi sempre più risorsa per le giovani famiglie, il progetto riconsegna un ruolo educativo importante proprio ai nonni, agli anziani del paese, ai portatori di antichi saperi che possono essere così tramandati ai bambini. Si torna così a riproporre l’idea di villaggio come una comunità solidale e collaborativa. “Non vogliamo certo fare concorrenza agli asili nido, alle garderie o ai servizi di tata famigliare – ha precisato Luigi Cortese – ma si tratta di offrire un servizio in più, soprattutto nei villaggi e nelle zone più decentrate”.

“Chi non ha la possibilità di appoggiarsi ai nonni in caso di emergenza o imprevisti potrà farlo grazie ad una “nonna adottiva” – ha aggiunto Quattrocchio – chiedendo la disponibilità a tenere i bimbi anche solo per un’ora”. Ad oggi le donne che si sono rese disponibili a seguire il percorso di formazione per diventare “nonna part-time” sono 15. A questo proposito il 15 ottobre i responsabili del Gal, a partire dalle ore 15,30, saranno nella sala consiliare di Arvier per incontrare e dare informazioni alle nonne interessate a mettersi a disposizione della propria comunità. L’unica richiesta è che abbiamo esperienza e buona volontà. Alle ore 17,15, nella stessa sede, ci terrà poi l’incontro con le famiglie potenzialmente interessate.
 

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