Berlusconi sceglie i servizi sociali Lo sfogo: “Finirò per marcire in galera”

"Non voglio fare la fine della Timoshenko".
News Nazionali

Milano, 11 ott. – (Adnkronos/Ign) – Silvio Berlusconi sceglie l’affidamento ai servizi sociali. Dopo la sentenza definitiva che lo vede condannato a 4 anni per frode fiscale nell’ambito del processo sui diritti tv Mediaset, il Cavaliere ha scelto di scontare la sua pena non ai domiciliari ma svolgendo attività sociali in qualche struttura: "Non voglio fare la fine della Timoshenko"

L’istanza di ‘misure alternative al carcere’ è stata depositata venerdì mattina al Tribunale di Milano dai legali di Berlusconi. E l’ufficio esecuzioni della Procura l’ha a sua volta trasmessa al Tribunale di sorveglianza di competenza. Pena da scontare dodici mesi che potrebbero diventare dieci e mezzo con lo sconto di 45 giorni dopo il primo semestre. Stando a quanto si apprende da fonti legali, nell’istanza non ci sarebbero riferimenti ad attività di volontariato.

Vogliono farmi fare una brutta fine, in galera finirò per marcire… Si sarebbe sfogato Berlusconi con gli europarlamentari del Pdl riuniti a pranzo in via del Plebiscito. Il Cavaliere, riferiscono alcuni presenti, teme di fare la fine del leader dell’opposizione ucraina e promotrice della ‘Rivoluzione arancione’, Yulia Timoschenko, costretta alla galera.

Non voglio mica fare la fine della Timoshenko, Putin mi aveva avvertito…, avrebbe detto il Cav ai suoi riferendo che i suoi legali pronosticano per lui un futuro nero.

Io sono assolutamente innocente, ma hanno già deciso di eliminarmi per via giudiziaria, ora vogliono farlo definitivamente anche politicamente, dopo avermi ammazzato anche economicamente. Dopo tutto quello che ho fatto per il mio Paese, vi pare che posso ridurmi a pulire i cessi da qualche parte?, avrebbe sottolineato ai suoi. Il Cavaliere considera un’infamia per la sua storia personale di imprenditore di successo e di politico, 4 volte premier, dover ora scegliere tra i domiciliari o trascorrere dei mesi ai servizi sociali presso un ente. In particolare, riferiscono fonti parlamentari, avrebbe denunciato anche il trattamento riservato ai suoi familiari. Cosa avrei fatto per meritare tutto questo?, si sarebbe chiesto.

Ho creato migliaia di posti di lavoro, ho fatto tanto per questo Paese, avrebbe ragionato, per poi essere perseguitato insieme alla mia famiglia… Berlusconi, riferiscono, avrebbe spiegato di essere stato convinto, quasi costretto, dai suoi avvocati a optare per i servizi sociali. Da qui la ragione per cui, nonostante i legali abbiamo depositato stamane la richiesta di affidamento al Tribunale di Sorveglianza di Milano, il Cav non avrebbe dato ancora indicazioni sul luogo e sul tipo di servizio sociale da svolgere.

Il leader azzurro avrebbe poi di nuovo criticato quei pm che usano la giustizia a fini politici e condizionano i lavori delle Camera. Il Parlamento non può fare una legge se la magistratura non dà il suo assenso, sarebbe stato il ragionamento fatto dal Cav a Palazzo Grazioli.

Berlusconi se la sarebbe presa anche con il Pd: non ho mai creduto che i signori della sinistra potessero avere comprensione nei miei confronti, c’è un disegno politico preciso, studiato a tavolino, contro di me, che rappresenta una vera e prorpia violazione della democrazia.

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