Consiglio regionale, minoranza all’attacco: “Governo senza idee e inerte”

'Casus belli' l'Ordine del giorno del prossimo Consiglio, con in programma tre punti solamente, ovvero le comunicazioni del Presidente del Consiglio, quelle del Presidente della Giunta e l'approvazione del verbale della seduta precedente.
Politica

Una cosa è certa: il Consiglio Regionale del 26 e 27 febbraio sarà decisamente diverso dal solito.
La minoranza ha infatti deciso di presentare, durante la seduta di Consiglio che succederà quella monotematica di venerdì sulle partecipate regionali, solamente una serie di risoluzioni per puntare il dito contro quella che, ai loro occhi, ha tutti i contorni di una vera e propria immobilità governativa.
‘Casus belli’ l’Ordine del giorno del prossimo Consiglio, con in programma tre punti solamente, ovvero le comunicazioni del Presidente del Consiglio, quelle del Presidente della Giunta e l’approvazione del verbale della seduta precedente.
“Di fatto ci è stato presentato un foglio bianco – spiega Laurent Viérin di UVP – che in realtà sta a significare tanto. Significa che spetterà di nuovo alla minoranza riempirlo. Siamo molto preoccupati perché in questo otto mesi l’opposizione ha sempre onorato il suo ruolo propositivo e ispettivo, quando ce l’hanno lasciato fare, con un impegno costante per incidere sfociato nella nostra contro-finanziaria. A fronte della chiusura della maggioranza siamo noi a dover riempire questo foglio bianco, segno di un governo inesistente e di un Consiglio che potrebbe anche essere non convocato”.

Viérin elenca poi i numeri delle azioni consiliari dell’opposizione, per chiarire la propria posizione: “In questi mesi abbiamo presentato 75 interrogazioni, 24 question time, 151 interpellanze, 69 mozioni, 18 risoluzioni e 2 ordini del giorno per un totale di 339 atti. Dall’altra parte se ne contano 11 tra le quali 2 accettazioni di donazioni, un punto all’ordine del giorno, una variazione di bilancio e una proroga all’Office du tourisme. Il nulla durante una crisi così grave, per un Consiglio Valle svuotato”.
All’attacco anche Albert Chatrian di Alpe: “Questo foglio dimostra l’inadeguatezza di questa maggioranza inerte e scarsa che non propone nessun documento, atto o piccola legge per modificare questo modello, mentre attorno si consuma questa crisi economica e occupazionale. Una inerzia voluta, a fronte di una minoranza che cerca di ridare dignità al Consiglio Regionale”.

E sulla stessa linea si pone anche Raimondo Donzel del Pd-Sinistra VdA che spiega: “La minoranza non fa ostruzionismo perché non c’è nulla da ostruire. Ora servono leggi che rimodulino i servizi con meno risorse ma il vuoto si vede anche nelle Commissioni dove si vedono solo disegni di legge proposti dall’opposizione. Un’opposizione che riempie dei vuoti normativi gravissimi, nell’impotenza del Governo regionale che non fa nulla nel momento in cui c’è più bisogno”.

E inflessibile e telegrafico è anche il giudizio di Roberto Cognetta del M5S che commenta seccamente: “Questa è l’ennesima prova della saldatura avvenuta tra l’ignoranza legislativa e l’accentramento del potere di Rollandin. Sono anche convinto che ci sarà qualcuno contento nel vedere quel foglio bianco perché almeno potrà andarsene a casa prima del previsto”.
La battaglia per il prossimo Consiglio ha già inizio, e la minoranza sembra sempre più coesa e, soprattutto, convinta della sua forza: “Vogliamo riaffermare il ruolo del Consiglio – conclude Viérin – perché questa maggioranza non ha i numeri, non ha le idee e non fa nulla. La comunità non ha mai visto un’azione da parte dell’amministrazione e senza l’opposizione avremmo visto un foglio bianco ogni quindici giorni”.

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte