Festa della Mamma, domani torna l’appuntamento con l’azalea della ricerca

I volontari saranno presenti ad Aosta, Morgex, Fénis e Nus. "L’obiettivo della giornata - spiega il Direttore Scientifico AIRC nazionale - è raccogliere 9 milioni di € per garantire la continuità di oltre 90 progetti di ricerca già attivi".
La locandina dell'iniziativa
Società

Per la Festa della Mamma, domattina domenica 11 maggio tornano in Valle d’Aosta le azalee della ricerca dell’AIRC. I volontari – in tutta Italia sono 20 mila, affiancati da numerosi ricercatori, pronti a distribuire in 3600 piazze circa 600 mila piantine di azalea, simbolo della battaglia contro i tumori femminili – saranno presenti ad Aosta in piazza Chanoux, a Morgex, Fénis e Nus: con un contributo di 15 euro si riceverà quindi un regalo speciale per le proprie madri e un gesto concreto a sostegno dei progetti di ricerca sui tumori femminili.

“In questi trent’anni AIRC, con i suoi sostenitori, ha dato un contributo straordinario al progresso della ricerca nel campo dei tumori femminili” – sottolinea Maria Ines Colnaghi, Direttore Scientifico AIRC – Solo nel 2013 l’investimento di AIRC in questo settore ha superato i 9 milioni di euro. L’obiettivo della giornata dell’Azalea è raccogliere 9 milioni di euro per garantire la continuità di oltre 90 progetti di ricerca già attivi in quest’area.”

Nell’ultimo trentennio la salute delle donne è cambiata radicalmente. Nonostante l’aumento di incidenza di alcune forme di cancro – legato a errati stili di vita e all’allungamento dell’età media – oggi si registra un tasso di curabilità molto elevato: basti pensare che la sopravvivenza a 5 anni nelle donne colpite da tumore al seno arriva all’87 per cento e al 68 per cento per il tumore della cervice uterina (fonte AIRTUM).

Che cosa manca, quindi, per migliorare questi dati? "In primo luogo – conclude Colnaghi – una consapevolezza diffusa della necessità di aderire agli screening raccomandati e di abbandonare stili di vita scorretti (fumo, alimentazione sbagliata e sedentarietà) che sono all’origine del 70 per cento dei tumori".



 



 

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