L’hanno chiamata “Operazione salvezza” quella scatta all’alba di ieri, venerdì 16 maggio” e condotta dagli uomini della Polizia di Aosta nella zona di Saint-Pierre e Villeneuve. Obiettivo: dare la caccia a una partita di eroina tagliata male.
Il campanello d’allarme ha suonato con la morte di un trentottenne di Saint-Pierre – deceduto per overdose e per complicanze legate all’uso di sostanze stupefacenti. Un decesso collegato ad uno precedente, avvenuto circa un anno prima. Così la procura di Aosta, nella persona del sostituto procuratore Daniela Isaia, ha autorizzato la notte scorsa dodici decreti di perquisizione in altrettante abitazioni di tossicodipendenti abituali nella zona fra Saint-Pierre e Villeneuve per individuare un’eventuale partita di eroina tagliata con una sostanza estremamente pericolosa: si tratta del destrometorfano un anti tosse e anticompuslivo capace di quintuplicare gli effetti di una sostanza stupefacente, soprattutto se assunto per via endovenosa. Un farmaco usato raramente per tagliare l’eroina, ma i cui effetti sono letali.
“L’abbiamo chiamata operazione salvezza – ha detto Nicola Donadio, commissario capo della Squadra mobile di Aosta – per evitare altre morti frutto di questa pericolosa sostanza”. Al termine dei blitz condotti nelle prime ore di venerdì sono state denunciate a piede libero tre persone tutte residenti a Saint-Pierre: M. C., di 44 anni, trovato in possesso di 192 proiettili calibro 22; M. D. M., di 44 anni, trovato in possesso di 20 grammi di marijuana e due flaconi di metadone; N. R, 24 anni, che aveva nascosto 600 grammi di marijuana nel radiatore dell’auto. “Le sostanze stupefacenti – ha concluso Donadio – sono a disposizione dell’autorità giudiziaria che le invierà nelle sedi opportune per le analisi chimiche”.