Tavolo di confronto sugli appalti: il futuro è nella competizione tra pubblico e privato

La IV Commissione discute delle procedure di affidamento e dei numerosi appalti in scadenza nel 2014. Il Sindaco Giordano: "Bisogna ripensare il welfare della Regione".
La Quarta Commissione
Politica

Ripensare gli appalti. È questo l’obiettivo della IV Commissione consiliare del Comune di Aosta riunitasi questo pomeriggio. Un confronto dovuto: il capogruppo PD-PSI Michele Monteleone aveva infatti già portato la questione in Consiglio Comunale, ‘strappando’ al Sindaco Giordano la promessa parlarne in Commissione.

Ne è risultato un vero e proprio ‘tavolo di confronto’, una seduta solamente consultiva tra i commissari, per discutere delle procedure di affidamento dei numerosi appalti in scadenza nel 2014 e cercare una condivisione sulle possibilità di trovare nuove soluzioni.

Due le certezze che escono dalla riunione: la volontà della Giunta di proseguire con appalti a breve scadenza per non inficiare sulla prossima consiliatura, e la riconferma del discusso appalto per le mense scolastiche affidato a Vivenda che ha acceso anche la discussione in Commissione e che andrà in scadenza il 30 giugno.

Obiettivi che, secondo il Sindaco Bruno Giordano, partono giocoforza da un ripensamento serio del sistema dei servizi: “Sono convinto che il sistema di welfare valdostano vada ripensato alla radice – spiega – perché solo un welfare che metta in sana competizione pubblico e privato, ovviamente tenendo in considerazione soltanto le strutture accreditate, possa acconsentire a ritoccare i costi ottimali. L’amministrazione è disponibile a discutere con il Consiglio per individuare il percorso migliore da intraprendere per quello che riguarda tutti i contratti in scadenza, sia quelli prorogabili che gli altri”.

E sui contratti non strettamente prorogabili aggiunge: “Ci sono molti più contratti in scadenza senza proroga proprio per non andare ad impegnare con gare pluriennali le amministrazioni che seguiranno, con bilanci che si faranno via via sempre più bloccati. Non possiamo più permetterci appalti a lunga scadenza perché ingessano il bilancio degli enti e sarebbe da irresponsabili. Abbiamo inserito volutamente clausola dell’eventualmente prorogabili’ proprio per analizzare nel concreto se sussistono termini economici per prorogare e tenere anche un po’ sulla corda la ditta o le ditte aggiudicatarie in fatto di qualità del servizio erogato”.

Un atteggiamento prudenziale sostenuto anche dall’ufficio legale del Comune, anche perché “nella migliore delle ipotesi – spiega l’avvocato Gianni Maria Saracco – si potrà affrontare concretamente il problema a fine giugno perché le leggi in materia di appalti sono ancora in divenire. Pare infatti che normativa sarà sostanzialmente modificata da questo governo e ad oggi su come verrà modificato il ‘codice-appalti’ non ne sappiamo niente”.

Il sassolino dalla scarpa se lo toglie però il consigliere di Stella Alpina Vincenzo Caminiti. Tra i tanti appalti in scadenza infatti, dalla Cittadella dei Giovani al Teatro Giacosa, Caminiti punta dritto sulla questione delle mense: “L’appalto a Vivenda va in scadenza il 30 giugno, cosa intende fare l’amministrazione? Finora la ditta non ha preso sanzioni ma ci sono problemi continuativi e documentati e ad oggi non è cambiato molto. Non avendo mai ricevuto sanzioni ma moltissime lamentele cosa si intende fare?”.
La risposta, secca, arriva ancora da parte di Saracco: “Se il contratto di Vivenda scade a giugno è scontato che per un servizio del genere non ci possa essere una ‘vacatio’. La dicotomia tra lamentele e dato sanzionatorio, e la valutazione della proroga è tutta dell’amministrazione che deciderà sulle eventuali sanzioni e sulla loro gravità”.

Una cautela sugli appalti che, comunque, non convince appieno neanche l’opposizione: “Capisco la prudenza con cui ci si muove – spiega la consigliera di Alpe Iris Morandi –, con contratti brevi e più facilmente rinegoziabili, ma spero che questa sorta di precarietà per imprese e aziende non abbia ricadute negative. Capisco che ora ci si debba muovere così ma la politica deve anche saper fare scelte che guardino al domani”.

La chiusura la mette ancora il Sindaco Giordano: “Le regole di nuovo modello welfare non le abbiamo ancora scritte – conclude il Primo cittadino – e credo che riusciremo ancora ad avere coperture per gli appalti annuali, ma in attesa di riscrivere questo nuovo modello abbiamo cercato di mettere in competizione i due modelli, pubblico e privato. Dovremmo avere la figura dell’Esecutore del contratto’ in tutti gli appalti (la figura ricoperta dall’Ingegner Venturella per le mense, ndr.) per poter avere un Comune con ‘più testa e meno pancia’”.

Una commistione tra pubblico e privato che, nelle parole del Sindaco ha già portato risultati tangibili: “Con il teleriscaldamento – spiega Giordano – abbiamo potuto sostituire tubature e fognature con un costo complessivo di 4mila euro. Avessimo dovuto fare noi questo intervento il costo sarebbe invece ammontato, secondo i nostri tecnici, a 50mila euro”. 

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