Non poteva mancare la Valle d’Aosta oggi a Roma in occasione della manifestazione ?La montagna vuole rispetto?, organizzata dall’Unione Nazionale Comuni, Comunità, Enti Montani-UNCEM insieme a Federbim, FederForeste, Legautonomie, Club Alpino Italiano, Aem per protestare contro la riduzione delle Comunità montane prevista nella Finanziaria 2008, rischio che deriva da una nuova definizione del criterio di montanità: ?nessun comune sotto i 600 metri per le Alpi o 500 per gli Appennini potrà far parte di Comunità montane?.
In particolare a lanciare la protesta è l’articolo 13 della Finanziaria che rischia di cancellare diritti e pregiudicare la sopravvivenza dei territori montani. « Stando alle stime del Governo – si legge in una nota del CPEL/CELVA – l’applicazione dell’articolo 13 provocherebbe l’espulsione di 1.978 Comuni italiani, oggi montani, tagliando 105 Comunità montane. La Finanziaria prevede inoltre la riduzione di oltre un terzo (66,8 mil di Euro) del fondo ordinario delle Comunità montane ».
L’intento dichiarato dall’Uncem (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) è quello di riportare la questione delle Comunità montane all’interno della discussione della legge della montagna e fuori dalla Finanziaria. I provvedimenti, nello specifico, toccano solo in parte la Valle d’Aosta in quanto la Regione ha in materia di enti locali una competenza primaria. La partecipazione dei rappresentanti degli Enti locali valdostani ha voluto tuttavia dimostrare la sua solidarietà e condividere le problematiche delle realtà montane.
A questo riguardo Giuseppe Cerise vicepresidente del Cpel ha dichiarato: ?Da anni, a partire dall’anno internazionale della montagna, a tutti i livelli istituzionali è stato rimarcato che la montagna è una risorsa e non un problema. La montagna rappresenta una porzione importante del territorio italiano e le sue potenzialità vanno sostenute e rafforzate?.
La manifestazione è partita questa mattina alle 9,30 ed ha visto una partecipazione di circa 20.000 persone. Sul palco allestito in Piazza Madonna di Loreto a Roma, al termine del corteo, è salito anche il presidente delle Regione Autonoma Valle d’Aosta, Luciano Caveri, per il quale la protesta di oggi è frutto ?della rabbia sorda, fredda e determinata dei montanari che non si riconoscono nell’assenza di norme concrete?.
“In questi giorni che hanno visto la montagna per la prima volta entrare nel Trattato Costituzionale breve dell’Unione Europea– ha detto il Presidente della Regione – se da un lato questo traguardo ci gratifica, dall’altro vediamo una Finanziaria che ci dequalifica. Sarebbe però banale dire che oggi siamo qui meramente per protestare contro l’art 13 della Finanziaria. Siamo qui oggi ad esprimere quella robusta, sorda e fredda determinazione dei montanari che non si vedono riconosciuti a sufficienza dalla politica nazionale?.
?Lo scenario che oggi ha fatto da cornice a questo corteo e’ unico – ha proseguito Caveri – i bellissimi monumenti, i marmi, la preziosità delle chiese ci hanno visti sfilare per la prima volta. Ma questa sera noi ritorneremo a casa, e nello sguardo che indirizzeremo alle nostre montagne ritroveremo nel cuore il nostro senso di identità e appartenenza, né più brutto né più bello di questi monumenti?.