Piano regolatore di Ayas tutto da rifare. Il Tribunale Amministrativo Regionale della Valle d’Aosta ha accolto oggi il ricorso promosso dal Comune e da alcuni proprietari di seconde case e ha quindi annullato la delibera della Giunta regionale del 23 aprile 2013 di approvazione del piano.
Nel novembre del 2010 il Comune di Ayas ha approvato l’iter per la variante sostanziale al proprio piano regolatore. Documento trasmesso in seguito alla Regione, prima alla Conferenza di Pianificazione e successivamente alla Giunta regionale. Quest’ultima nel marzo 2012 ha proposto delle rilevanti modificazioni alla variante predisposta dal Comune che, un mese più tardi, il Consiglio comunale di Ayas non solo non ha accolto ma ha anche deciso di ricorrere al Tar. Ricorso bocciato dai giudici amministrativi "per assenza di lesività degli atti impugnati" perché il procedimento non era ancora stato concluso.
Ill Consiglio comunale di Ayas il 20 dicembre 2012, ha quindi indicato le ragioni per le quali non avrebbe condiviso le proposte regionali e ha trasmesso nuovamente gli atti alla Regione. Il 2 aprile 2013 la Conferenza di Pianificazione ha reso il proprio parere, cui ha fatto seguito la deliberazione della Giunta regionale che ha respinto le controdeduzioni comunali di maggior rilievo, imponendo le proprie determinazioni in proposito. Atto nuovamente impugnato dal Comune di Ayas che questa volta si è visto dare ragione dal Tar.
“Dall’esame della normativa – si legge nella sentenza – emerge in maniera nitida che la titolarità del potere di variante urbanistica appartiene al Comune, il quale ne definisce i criteri e i contenuti fondamentali e ne deve assicurare la coerenza con i principi, le finalità e le determinazioni della legge e della pianificazione territoriale e paesaggistica della Regione. “ Inoltre nel caso del Comune di Ayas ricordano i giudici “la Giunta regionale ha introdotto delle modificazioni anche in assenza di proposta della Conferenza di Pianificazione”. La scelta della Giunta, secondo i giudici amministrativi, “appare discrezionale e del tutto ingiustificata, anche in relazione alla ipotetica tutela di interessi pubblici”.
Soddisfatto il sindaco di Ayas, Giorgio Munari. “Con questa sentenza è stata riconosciuta l’autonomia locale e la professionalità di tutti quei funzionari che in questi anni hanno collaborato alla stesura del piano. Certo dispiace aver perso due anni e speso denaro per doversi vedere riconoscere un proprio diritto. Ora la Giunta dovrà rispettare il piano cosi come licenziato dalla Conferenza di pianificazione.”