Dopo una lunga giornata di audizioni la IV Commissione consiliare ha dato il via libera, con l’astensione di Uvp, Alpe, Pd-Sinistra Vda, alla ricapitalizzazione della Casa da gioco di Saint-Vincent. Il provvedimento, che prevede un aumento di capitale di 60 milioni di euro, passa quindi ora all’esame del Consiglio regionale.
A sfilare oggi in commissione sono stati l’Assessore regionale al bilancio Perron, l’Amministratore unico della Casa da gioco Frigerio, i Sindacati, i rappresentanti di maggioranza e di minoranza del Comune di Saint-Vincent e i referenti dell’associazione "InSaintVincent" oltre al comitato di operatori turistici "Riviera delle Alpi".
Da più parti è arrivata la richiesta di un cambio di rotta. "Dopo aver denunciato sin dall’inizio della Legislatura le difficoltà del Casinò, oltre che l’incapacità dell’Amministratore unico e della dirigenza di programmare e sostenere un serio e concreto piano di rilancio, oggi ci troviamo a dover impegnare 60 milioni di euro dei valdostani per salvare dal fallimento un’azienda" sottolineano in una nota i gruppi consiliari Union Valdôtaine Progressiste, Alpe e PD-SinistraVdA. "Il Casinò di Saint-Vincent ha rappresentato un atout per lo sviluppo turistico della nostra regione e per il benessere dei valdostani" ma "per rilanciare il Casinò di Saint-Vincent e non sprecare 60 milioni di euro per noi non è più possibile affidarsi allo stesso Amministratore che, insieme alla sua dirigenza, ha prodotto in questi anni piani industriali che hanno illuso la parte politica e raccontato bugie alla comunità valdostana".
Uvp, Alpe e Pd chiedono quindi a Uv e Stella Alpina di "affidare la Casa da gioco a persone competenti, serie e soprattutto capaci." Stessa richiesta che arriva da una parte dei sindacati anche dalla minoranza in consiglio comunale a Saint-Vincent. "Casinò e Hôtel Billia sono importanti risorse per Saint-Vincent, Châtillon e per l’intera regione. – spiega il Capogruppo, Piergiorgio Crétier – La ricapitalizzazione ha senso solo se l’azienda diventa produttiva e distribuisce benefici a tutta la Valle d’Aosta. Ma non possiamo dare ancora soldi a chi, alla guida del Casinò da sei anni, ha fallito ed è stato sfiduciato dal Consiglio regionale. Si cambi dirigenza e poi si diano le risorse" .