Il Casinò di Saint Vincent continua ad essere al centro delle polemiche anche a fine anno. Da una parte gli attacchi arrivano dalla politica ed in particolare dal gruppo consiliare del Partito Democratico della Valle d'Aosta che chiede le dimissioni dei vertici del consiglio di amministrazione della Casinò de la Vallée Spa, che gestisce la casa da gioco valdostana. I due consiglieri regionali Giovanni Sandri e Carmela Fontana hanno chiesto, infatti, le dimissioni del presidente del CdA, Moreno Martini, del suo vice, Edo Chatel, e del direttore amministrativo, Luciano Natta. E se non bastasse il PD chiede anche di togliere la delega della Casa da gioco di Saint-Vincent all'assessore alle Finanze, Aurelio Marguerettaz. I rappresentanti del PD in Consiglio regionale già in occasione dell’ultima seduta prenatalizia avevano evidenziato come l’utile proveniente dal Casinò valdostano per la Regione sia passato da 75 milioni di euro del 2001 a meno di 30 milioni di euro del 2007. Le critiche mosse poi alla IV Commissione consiliare, incaricata dell'esame del nuovo disciplinare, e al Consiglio regionale, da parte dello stesso management della Casa da gioco sono alla base delle ultime critiche del consigliere Sandri che definisce inaccettabile tale comportamento da parte di chi "non ha portato a casa risultati di gestione e non pensa al rilancio del Casinò che è in caduta libera".
Su un altro versante, quello lavorativo, i problemi del Casinò di Saint Vincent sono legati allo stato di agitazione del personale in servizio ai Giochi Americani. Dopo gli scioperi di Natale e Santo Stefano, infatti la protesta proseguirà anche per la fine dell'anno. Lo comunica in una nota la delegazione sindacale dei Giochi Americani. "Ad esasperare il personale – si legge – è la disparità di trattamento economico tra gli impiegati dei Giochi Americani a cui si aggiunge la totale incertezza per la propria professionalità e futuro lavorativo". Nell’evidenziare come da anni gli addetti a questi giochi percepiscano il disinteresse dell'azienda nonostante siano tra i reparti più produttivi della casa da gioco, i delegati sindacali spiegano che “Nei 25 anni che hanno seguito la loro introduzione tali giochi non sono mai stati adeguatamente valorizzati né hanno mai goduto di particolari incentivi o promozioni. Adesso che il reparto, in cui sono occupate 130 persone, risente in modo particolare del calo di clientela, l'azienda deve prendere in considerazione soluzioni che garantiscano le retribuzioni e offrano percorsi e sbocchi professionali adeguati".
Oggi e domani resteranno quindi chiusi i tavoli del black jack e dalle ore 23,30 di oggi è prevista anche la chiusura dei tavoli della roulette americana. Unica nota piacevole
l'ingresso gratuito alle sale gioco per tutta la giornata di oggi.