Per la microcomunità di Torgnon un futuro nella Rsa di Antey. L’Usl dà il via alla sperimentazione

Dagli attuali 20 posti a disposizione della Rsa di Antey spariscono i 15 destinati alla riabilitazione mentre i 5 rivolti a utenti che necessitano di cure intermedie diventano 10. I restanti 10 vengono assegnati alla Comunità Monte Cervino per la micro.
Economia

Costi alti di gestione e sempre meno fondi a disposizione. Sono tempi duri per le microcomunità. Dopo la scelta della Comunità montana Grand Paradis di esternalizzare il servizio di assistenza delle micro di Arvier e Cogne sembra che anche la Comunità Monte Cervino abbia preso la propria decisione: la struttura di Torgnon chiuderà e i suoi utenti saranno trasferiti ad Antey.

A mettere nero su bianco la sentenza è l’Usl che nei giorni scorsi ha dato il via libera a una sperimentazione che preannuncia una vera e propria rivoluzione nell’organizzazione dei servizi sanitari in Valle.  Dagli attuali 20 posti a disposizione della Rsa di Antey spariscono i 15 destinati alla riabilitazione mentre i 5 rivolti a utenti che necessitano di cure intermedie (Nda persone che possono essere dimesse dall’Ospedale e che sono in attesa ad esempio di un posto in micro) diventano 10. I restanti 10 vengono assegnati alla Comunità montana Monte Cervino che, come sarà formalizzato da un successivo accordo, dovrebbe utilizzarli per spostare gli utenti della micro di Torgnon. 

“Stiamo ragionando se dislocare la struttura,– spiega il Presidente della Monte Cervino, Fabrizio Trèves – si tratterebbe di uno spostamento di soli 6 km da Torgnon che ci permetterebbe di dare un servizio migliore e a costi inferiori. Il taglio di 3 milioni di euro sui servizi agli anziani è confermato anche per il prossimo anno, se nel 2014 siamo riusciti ad ammortizzare l’impatto con gli avanzi di amministrazione ora dobbiamo fare i salti mortali per garantire i servizi a dei livelli accettabili e questa riorganizzazione dell’Azienda Usl ci dà speranza.”

La Rsa di Antey-Saint-André potrebbe fare, nei piani dell’Usl, da apripista all’ingresso in Valle del modello delle Case della salute, strutture dove i cittadini trovano servizi socio-sanitari di base.
“Stiamo facendo tutta una serie di ragionamenti– spiega Lorenzo Ardissone, Direttore generale dell’Usl – Questa è una piccola sperimentazione a cui se ne potranno aggiungere altre nell’ottica di affidare all’Ospedale la cura delle acuzie e al territorio la cura delle cronicità” Entro questo mese i dirigenti dell’area territoriale andranno a visitare una casa della salute della Regione Toscana, nella zona appenninica. Dopo Antey Saint-André potrebbe toccare ai posti letto lasciati liberi al Beauregard da Gastroenterologia che a fine mese si sposterà al Parini. “Per i pazienti con necessità di cure intermedie si tratta di andare a rafforzare l’assistenza infermieristica con il supporto dei medici di medicina generale". Nel frattempo sulla Rsa di Antey, la cui sperimentazione partirà dal 1° gennaio 2015, il Direttore dell’Usl esclude tagli sul personale. "L’operazione non toccherà i livelli occupazionali".

Ad assorbire i 15 posti letto di Antey dovrebbe essere la clinica di Saint-Pierre ma su questa scelta non mancano le preoccupazioni. “Dispiace che queste cose non vengano condivise. Mi chiedo come farà il personale, già all’osso, a farsi carico di questa situazione. – dice Natale Dodaro della Uil – L’impressione è che, viste le difficoltà di bilancio della Clinica di Saint-Pierre, si stia snaturando la funzione per la quale la struttura era nata per coprire un progetto fallimentare”.

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