Aosta è tra le città che hanno applicato l’aliquota Tasi più bassa. E’ quanto emerge da un’indagine pubblicata il 9 settembre scorso dal quotidiano “la Repubblica” che presenta un confronto tra le città capoluogo di provincia e di regione che hanno pubblicato le percentuali della nuova tassa per i servizi indivisibili dell’Imposta unica comunale.
“I dati riportati dall’indagine – commenta in un comunicato stampa il sindaco di Aosta, Bruno Giordano – confermano la linea che l’Amministrazione comunale a suo tempo aveva scelto di seguire, vale a dire la volontà di incidere il meno possibile sulle tasche dei cittadini, ed evitando, come invece è avvenuto in altre realtà, di effettuare successivamente “compensazioni” con Imu e Tari”.
Tra i 70 Comuni presi in esame dall’inchiesta (basata su dati elaborati dal Servizio Politiche territoriali del sindacato UIL) – Aosta – in compagnia di Matera, Nuoro e Trento – ha deliberato un’aliquota dell’1permille (che sale all’1,5 permille e al 2 permille per alcune categorie di immobili di lusso) a fronte di un valore medio, tra le città considerate, del 2,46 permille. Inoltre, il Comune di Aosta, pur avendo introdotto diverse agevolazioni per i cittadini meno abbienti, non ha usufruito della possibilità offerta dalla legge di aggiungere lo 0,8‰ all’aliquota base per finanziare le detrazioni.