Acque ancora agitate fra il Casinò de la Vallée e una parte del tavolo sindacale. Martedì scorso sindacati e azienda si sono incontrati per la verifica mensile sugli impegni presi nell’accordo sui tagli al costo del personale e sulla riorganizzazione interna. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto di avere i dati sui risparmi messi in campo e l’azienda ha promesso di consegnarli nelle prossime settimane ovvero dopo l’approvazione del bilancio consuntivo 2013 e del primo bilancio sul primo semestre 2014. Ma proprio su questo punto è partito l’attacco della Cgil che, con Vilma Gaillard, denuncia come ad oggi “l’unico punto che si è concretizzato dell’accordo è stato quello relativo al taglio degli stipendi dei lavoratori, sul taglio invece agli emolumenti dei dirigenti e dell’amministratore unico non c’è ancora nulla di realizzato”.
Denuncia che viene rimandata al mittente dalla società che parla di “tendenziosa interpretazione “ e spiega come “nell’incontro dell’8 luglio 2014, con grande trasparenza e disponibilità, è stato offerto un quadro convincente dell’applicazione dell’accordo nei suoi diversi aspetti”.
Note critiche della Cgil anche per quanto riguarda il responsabile del marketing, figura che sembra essere stata individuata in Valter Romeo, ad oggi però sotto contratto con un’altra azienda e il cui arrivo, quindi, non sembra tanto imminente. “Questo crea un ulteriore problema perché una struttura commerciale che viene rinforzata a fine anno vanifica i sacrifici fatti dai lavoratori fino ad oggi” pungola ancora Gaillard. “Tutto il malcontento dei lavoratori sta affiorando perché la sensazione è che questa dirigenza continui ad operare sul mero taglio degli emolumenti delle fasce più basse, invece di pensare ad una riorganizzazione vera e propria".
Si dice invece soddisfatto dell’incontro avuto martedì scorso con l’azienda, il Savt con Claudio Albertinelli: “L’azienda ha iniziato ad adempiere ai suoi compiti, ad esempio i facoltosi cinesi sono arrivati. Speriamo che sia l’inizio di un rilancio, necessario per non vanificare gli sforzi fatti dai lavoratori”.