Le demenze costituiscono sempre di più un problema rilevante di sanità pubblica. Tali patologie rappresentano infatti una delle maggiori cause di disabilità nella popolazione generale ed hanno un considerevole impatto socio-sanitario. Il tema della demenza e, più in generale, delle demenze nelle loro varie forme, sarà oggetto dell’incontro pubblico promosso dal dott. Paolo Bonino, direttore del reparto di Geriatria e Geriatria Riabilitativa dell’Azienda USL Valle d’Aosta, che avrà luogo martedì 21 aprile, con inizio alle ore 18, nel salone della Biblioteca regionale di Aosta.
Le relazioni saranno tenute da Lucia Pontarollo, Presidente dell’Associazione Italiana Malati di Alzheimer – AIMA Valle d’Aosta, che tratterà il tema “parenti e rapporti con le strutture” e da Antonino Cotroneo. Presidente dell’Associazione Italiana Psicogeriatria della Regione Piemonte e direttore del Dipartimento Salute Anziani, Geriatria ospedaliera BVD e territoriale della ASL TO2, che affronterà il tema dell’”inquadramento eziopatogenetico delle demenze”.
“Scopo dell’incontro – spiega Paolo Bonino – è quello di illustrare al pubblico come la demenza possa avere differenti cause e altrettanti approcci, sia diagnostici che terapeutici. I due relatori, Cotroneo e Pontarollo, annoverano rispettivamente una ottima preparazione clinica e una profonda conoscenza dei bisogni dei famigliari dei pazienti affetti da demenza. Il pubblico avrà modo di approfondire le conoscenze su queste patologie e le modalità di approccio ai pazienti stessi”.
Numeri e previsioni
Come è noto il maggior fattore di rischio associato all’insorgenza delle demenze è l’età. La popolazione anziana è in continua crescita nel mondo ed in Italia, e la speranza di vita aumenta con ritmo costante, sia per gli uomini che per le donne, con uno sbilanciamento a favore delle donne soprattutto nelle classi più vecchie. Il peso di questo invecchiamento contribuisce a confermare le stime di numerosi studi epidemiologici internazionali che prevedono, nel 2020, un numero di casi di persone con demenza di oltre 48 milioni, che potrebbe raggiungere, nei successivi venti anni, una cifra superiore agli 81 milioni di persone, per la stragrande maggioranza concentrata nei paesi in via di sviluppo.
Nei Paesi dell’UE la stima dei costi per le demenze assommava nel 2008 ad oltre 160 miliardi di euro, con una stima dei costi delle sole cure intorno al 56% del totale. Le previsioni basate sull’evoluzione demografica in Europa fanno ipotizzare un aumento di circa il 43% di tali costi entro il 2030. La demenza di Alzheimer (DA) rappresenta, il 54% di tutte le demenze con una prevalenza nella popolazione ultra sessantacinquenne del 4,4%. La prevalenza di questa patologia aumenta con l’età e risulta maggiore nelle donne, che presentano valori che vanno dallo 0,7% per la classe d’età 65-69 anni al 23,6% per le ultranovantenni, rispetto agli uomini i cui valori variano rispettivamente dallo 0,6% al 17,6%.