Gli Enti Locali non si esprimono. Dopo una lunga discussione l’assemblea del Cpel, per l’occasione ospitata dalla Cittadella dei Giovani, ha infatti deciso di astenersi dal fornire il suo parere sulla deliberazione di Giunta Regionale riguardo le sanzioni da applicare ai comuni che non hanno rispettato il vincolo del Patto di Stabilità 2013.
Una discussione alla quale non ha preso parte lo stesso Presidente Cpel e Sindaco di Aosta, Bruno Giordano: “Non partecipo a questa discussione e a questa votazione – ha spiegato Giordano presentando il punto in ordine del giorno – perché la mia posizione è ormai nota a tutti sia attraverso la lettera inviata a maggio al Presidente della Regione, sia attraverso le azioni e le delibere approvate dal Comune di Aosta”.
Patto di Stabilità che è argomento sempre spinoso, in vista soprattutto della mutevolezza e l’indeterminatezza delle regole definite dallo Stato che hanno portato l’assemblea all’astensione motivata che verrà approfondita da una lettera di spiegazioni da inviare in Regione.
La delibera in discussione prevede tutta una serie di sanzioni per i comuni che non hanno rispettato il Patto (solo Aosta nel 2013) che vanno dal divieto di assunzioni a tempo indeterminato, alla riduzione del 10% sui trasferimenti per il 2015, al divieto di trasferimenti per mobilità e all’impossibilità di impegnare nel 2014 risorse che superino quelle spese in media tra il 2010 ed il 2012.
Un’astensione che rappresenta in realtà una chiamata all’unità degli Enti Locali chiesta a gran voce in primis dal Sindaco di Courmayeur Fabrizia Derriard: “Per due anni questa assemblea – ha spiegato Derriard nel suo intervento – ha votato perché molti comuni non venissero assoggettati al Patto di Stabilità, e per una volta è necessario fare il contrario, con una solidarietà interna al Cpel per chi vive un problema gravissimo. Questo non vuole essere un voto contrario ma un stimolo per sensibilizzare la Regione , per far capire che ci si deve mettere attorno ad un tavolo e decidere qualcosa. Questo non è un voto politico ma la posizione dei comuni valdostani che chiedono che si parli di loro”.