Milano – È stata depositata la perizia, chiesta dai giudici d’appello di Milano, sulla camminata di Alberto Stati, accusato dell’omicidio della fidanzata Chiara Poggi uccisa a Garlasco (Pavia) il 13 agosto 2007. I periti scelti dal collegio della prima sezione, davanti al quale si celebra il processo d’appello ‘bis’, hanno consegnato in cancelleria la perizia di 160 pagine in cui sono state ricostruite le possibilità di Alberto di calpestare il pavimento della villetta di via Pascoli senza sporcarsi le scarpe.
Nell’udienza dello scorso 30 aprile i giudici hanno dato mandato al collegio peritale, composto da tutti i periti (l’esperto di Torino Roberto Testi, Gabriele Bitelli e Luca Vittuari dell’università di Bologna) di ricostruire il luogo su cui Alberto Stasi si è mosso prima di trovare il corpo senza vita della fidanzata 26enne, quindi di estendere l’esperimento della camminata oltre che al pavimento (perizia già svolta in precedenza) anche ai primi gradini della scala che conduce in cantina, al fine di capire le possibilità di "intercettare nel suo tragitto le macchie di sangue presenti sul pavimento".
Un’estensione della simulazione della camminata dell’imputato, che dovrà fornire la risposta anche ai "possibili effetti, dal punto di vista fisico e della possibilità di trasferire e ritenere tracce biologiche, dell’interazione delle suole di scarpe del tipo di quelle consegnate da Stasi con le tracce ematiche presenti sul pavimento dell’abitazione Poggi, con riferimento alla dimensione delle tracce ed al tempo trascorso tra il delitto e il calpestio". Non solo: la possibilità che le suole in questione, dopo aver calpestato tracce ematiche "possano determinare impronte visibili e latenti e, per contro, determinino modificazioni delle macchie". Quesiti le cui risposte sono contenute nelle 160 pagine appena consegnate dagli esperti.