Monte Bianco: ancora nessuna traccia dell’istruttrice di parapendio dispersa

In serata le operazioni di Hélène Menoni, la cinquantaduenne francese istruttrice di parapendio dispersa da mercoledì sul versante italiano del massiccio del Monte Bianco, tra la Val Veny e la Val Ferret, potrebbero venire sospese.
Cronaca

Nessuna traccia ancora di Hélène Menoni, la cinquantaduenne francese istruttrice di parapendio dispersa da mercoledì sul versante italiano del massiccio del Monte Bianco, tra la Val Veny e la Val Ferret, a Courmayeur. "Le zone da perlustrare sono quasi terminate,", spiega Adriano Favre, direttore del Soccorso alpino valdostano. In serata le operazioni potrebbero venire sospese, in attesa di nuovi elementi utili.

La donna era alla guida di un gruppo di parapendisti, che a decine in questi giorni partono in tarda mattinata da Chamonix per veleggiare sui cieli di Courmayeur. L’allarme per il mancato rientro è scattato mercoledì sera. Alle operazioni partecipano anche i Vigili del fuoco, il Soccorso alpino della guardia di finanza di Entreves e la Protezione civile.

Sono ancora in corso le procedure di identificazione del pilota di parapendio, probabilmente francese o svizzero, morto ieri per i traumi subiti nello schianto contro la parete rocciosa, poco sotto il bivacco Borelli, a circa 2.000 metri. L’uomo non aveva documenti con sé. Sempre ieri pomeriggio e a poco distanza, nei pressi del Col Miage, un altro parapendista (M.L.P.), di 53 anni, francese residente in Svizzera, è precipitato. Ha riportato delle fratture ed è ricoverato all’Ospedale di Aosta, in chirurgia toracica. 

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