Tutti assolti perché "il fatto non sussiste" Dopo tre ore di camera di consiglio è questo il verdetto pronunciato dal Gup Giuseppe Colazingari per il Presidente del Consiglio regionale, Marco Viérin, per il consigliere André Lanièce e l'ex consigliere regionale Dario Comé. Per i tre imputati di Stella Alpina il procuratore capo di Aosta Marilinda Mineccia ha chiesto la condanna di un anno e 10 mesi di reclusione (pena sospesa) per ciascuno. I tre erano accusati di peculato per aver versato sui propri conti, dal 2009 al 2012, assegni per 138.600 euro del gruppo (Comé 54.500 euro, Viérin 28.200 e Lanièce 55.800). Le motivazioni arriveranno fra 60 giorni
"E' stata un'assoluzione con formula piena a conclusione di una lunga vicenda per i nostri clienti. Abbiamo dimostrato in un'aula di tribunale la completa estraneità ai fatti contestati" ha detto all'uscita l'avvocato difensore Stefano Marchesini.
Si chiude così l'inchiesta sui fondi dei gruppi consiliari in Valle d'Aosta che il 30 marzo scorso aveva visto l'assoluzione di tutti e 24 gli imputati dalla prima tranche "perché il fatto non sussiste" o "non costituisce reato". L'indagine era partita due anni e mezzo fa e relativa all'utilizzo "improprio" di 1,2 milioni di euro dei fondi dei gruppi consiliari tra il 2009 e il 2012.
Nei mesi scorsi aveva patteggiato un anno di reclusione, pena sospesa l'ex capogruppo di Stella Alpina, Francesco Salzone. Accusato di peculato a Salzone era contestata inizialmente la somma di circa 123.000 euro. Di questi circa 25.000 euro sono stati giustificati e gli altri 98.000 circa sono stati risarciti.
