Si inaugura venerdì 6 luglio alle ore 17.30 il secondo evento espositivo del Forte di Bard: Giacometti – L’Homme qui marche che sarà protagonista tra le mura della fortezza fino al 18 novembre 2012, accanto alle magnifiche immagini scattate da Best Stern a Marilyn, al centro della mostra fotografica che accompagna da diverso tempo gli ospiti del Forte. E’ dalla collaborazione tra il Forte di Bard e la Fondazione Aimé et Marguerite Maeght di Saint-Paul de Vence ed in particolare dalla vicinanza a Adrien Maeght e a sua figlia Isabelle Maeght che, dopo il successo della mostra dedicata a Joan Miró, Poème, nasce il prestigioso progetto espositivo dedicato a Alberto Giacometti. La mostra, curata da Isabelle Maeght e Gabriele Accornero, Amministratore delegato del Forte, ripercorre la ricca produzione dell’artista nelle opere provenienti dalla Fondazione Maeght e dalle collezioni private della famiglia Maeght. Alberto Giacometti è tra i più grandi artisti del Novecento e la mostra
L’Homme qui marche prende il nome dal capolavoro attorno a cui ruota l’intero percorso espositivo, la scultura bronzea che ha detenuto il record per il prezzo di acquisto (Londra Sotheby’s, 3 febbraio 2010) di un’opera d’arte (che non sia un quadro) per più di 104 milioni di dollari. Commenta Adrien Maeght: ”Considero l’Homme qui marche una delle opere maggiori del XX secolo. Per me, da sola, riassume la storia della scultura, ma annuncia anche il XXI secolo, il secolo in cui l’uomo ritorna al centro della civiltà”. L’esposizione presenterà oltre 120 opere tra sculture, oli, disegni, litografie originali, acqueforti oltre che alcuni delicatissimi modellini in gesso, in un percorso che privilegia la produzione ‘matura’ dell’artista, totalmente centrata sull’uomo e sulla sua vita interiore.
Scultore, pittore e disegnatore abilissimo, vicino ai movimenti d’avanguardia artistica, in particolare al Surrealismo, Giacometti matura un percorso del tutto personale di riflessione esistenziale. Le opere datano dagli anni ’20 in poi, come Diego à l’atlas, Arbre, Le Cube et L’Objet Invisible per la prima volta presentati in abbinamento ai disegni preparatori. Si potranno ritrovare le opere Les pieds dans le plat, disegno realizzato durante il periodo surrealista, ancora i busti, tra cui il capolavoro assoluto della Femme Debout II, e ancora le nove versioni di Femme de Venise realizzate per la Biennale di Venezia del 1956.
In mostra appunto anche le delicate maquettes, Homme qui marche, Femme e Tête, realizzate per la piazza della Chase Manhattan Bank di New York, successivamente fuse per la corte dedicata a Giacometti al centro della Fondazione Marguerite et Aimé Maeght di Saint-Paul-de-Vence. Il viaggio proposto in questo evento espositivo si prefigge di far conoscere l’artista al pubblico non solo attraverso le sue opere, ma anche grazie all’aiuto del video: il film originale di Ernst Scheidegger, si cui saranno presentati per la prima volta 72 pannelli fotografici, realizzato su richiesta di Adrien Maeght nel 1961. Le fotografie di Scheidegger proporranno una sintesi iconografica della vita e dell’opera di Alberto Giacometti. Uno sguardo sul suo laboratorio, il suo contesto sociale, le sue influenze che approda alla messa in scena fotografica dei suoi capolavori.