Quattro “centri massaggio” sequestrati e quattro persone denunciate a piede libero per aver favorito l’attività di prostituzione di una ventina di donne orientali. Sono i risultati dell’operazione “Vento d’oriente” condotta in collaborazione fra la Squadra mobile della Polizia e dal Nucleo mobile della Guardia di finanza. Le forze dell’ordine da mesi hanno messo sotto osservazione l’attività dei centri di via Monte Vodice, viale Federico Chabod e dei due esercizi in via Chavanne nel capoluogo regionale. E sono emerse le prove che dietro le vetrine oscurate si teneva in realtà un vero e proprio giro di prostituzione.
Le quattro denunce sono per i titolari dei negozi: si tratta di tre asiatici – W.Y. (37 anni nata in Cina) W.L. (41 anni nato in Cina) L.M. (40 anni nata in Cina) – e un aostano, B.R. di 36 anni. “E’ il primo passo delle indagini condotto sin qui- ha detto Nicola Donadio, commissario capo della Squadra mobile di Aosta – ora vogliamo capire se ci sono correità e verificare qual è il giro d’affari”.
Ma l’operazione “Vento d’oriente” ha anche un filone amministrativo e contabile che è ora nelle mani della Guardia di Finanza: “Abbiamo acquisito tutti i documenti fiscali e da questo momento cercheremo di quantificare gli introiti realizzati – ha detto il capitano Oronzo Russo, comandante delle Fiamme Gialle -. Per l’aspetto previdenziale e assistenziale abbiamo già individuato dieci lavoratori irregolari”.