“Il sistema camerale per una Valle d’Aosta più connessa e accessibile in Italia e in Europa”. È questo il titolo del convegno, organizzato dalla Chambre valdôtaine in collaborazione con la Regione autonoma Valle d’Aosta, in programma giovedì 11 aprile 2024 alle 10.30 al Palazzo regionale di Aosta, in piazza Deffeyes.
L’iniziativa, giunta alla seconda edizione, si inserisce nel “Roadshow camerale” nazionale sui temi infrastrutturali che coinvolge i 19 territori regionali aderenti al Programma Infrastrutture promosso da Unioncamere nazionale attraverso il Fondo di Perequazione 2021-2022. Una serie di incontri nati per creare un percorso di confronto sul tema delle opere urgenti per il sistema imprenditoriale sui singoli territori, con una lettura centrata sulla singola regione per consentire così alle imprese di mantenere un livello di competitività adeguato sia nei mercati nazionali, sia in quelli internazionali.
Il programma della tappa valdostana, dopo i saluti istituzionali del Presidente della Regione Renzo Testolin e del Presidente della Chambre Roberto Sapia, prevede un intervento di Antonello Fontanili, Direttore di Uniontrasporti, che presenterà il primo Libro Bianco sulle Priorità infrastrutturali della Valle d’Aosta, uno strumento di proposta, realizzato dalla Chambre Valdôtaine con il supporto tecnico-scientifico di Uniontrasporti, che raccoglie le priorità indicate dal mondo associativo e imprenditoriale regionale in materia infrastrutturale, sulle quali occorre intervenire urgentemente per superare il progressivo isolamento che il sistema territoriale valdostano sta sperimentando negli ultimi decenni.
Sempre il Presidente Fontanili curerà la presentazione del Position Paper realizzato dalla Chambre valdôtaine e da Unioncamere Piemonte sull’importanza del Tunnel del Monte Bianco per il sistema economico delle due regioni.
Seguiranno interventi di approfondimento sul tema dei Traffici Alpini, a cura di referenti di diverse importanti società di gestione e associazioni nazionali e dipartimenti universitari specializzati, dall’Alpine Traffic Observatory, con i dati sui flussi di traffico attraverso le Alpi, alla FIAP Autotrasporti per il trasporto su gomma attraverso i valichi alpini, a Rete Ferroviaria Italiana Area Nord Ovest e al dipartimento ITSM – ICCSAI Transport and Sustainable Mobility dell’Università di Bergamo sul ruolo e le potenzialità degli aeroporti minori.
Chiuderà il lavori Luigi Bertschy, Vicepresidente e Assessore allo sviluppo economico, formazione e lavoro, trasporti e mobilità sostenibile Regione autonoma Valle d’Aosta.
La Chambre ha lavorato in sinergia con imprese, associazioni, gestori ed enti locali per contribuire al disegno di una strategia di medio-lungo periodo per lo sviluppo infrastrutturale, avviando un percorso di condivisione con la Regione e con gli attori chiave per analizzare e valutare le priorità e le problematiche infrastrutturali valdostane per trasporti, mobilità e turismo.
L’evento è gratuito previa registrazione al link https://forms.gle/nDjfineLixVCvFHN6.
2 risposte
L’argomento è interessante e molto attuale per la nostra regione che rischia di restare sempre più isolata.
Devo però fare una piccola critica agli organizzatori che vuole essere assolutamente costruttiva: parto dal presupposto che credo che le persone debbano essere valutate sul merito e che i relatori coinvolti sono tutti di ottimo livello. Al tempo stesso mi lascia perplesso vedere nel 2024 un panel di soli uomini e mi sorge spontaneo domandarmi se non esistano relatrici con competenze nella logistica che potevano essere coinvolte.
Per rispondere ho fatto una veloce ricerca:
“Secondo un rapporto di Gartner, nel 2021 le donne rappresentavano circa il 41% della forza lavoro della supply chain. Di questo 41%, circa il 15% delle donne si trova ai vertici delle aziende.
Questo dimostra chiaramente come le donne stiano lasciando il segno nel settore della supply chain.
In Italia la presenza femminile nel settore dei trasporti e della logistica – secondo i dati Istat – è nella media europea (21,8%, per la precisione) che si traduce, in termini assoluti, in 222.000 addette contro i 795.000 uomini.” (fonte: http://www.logisticamente.it)
Ottimi questi interventi, ma coivolgerete nel dibattito anche i coproprietari del valichi alpini, cioè i francesi e gli svizzeri? Sopratto i francesi, perché va bene tutti gli interventi mediatici e conferenze in Italia, ma li dovreste portare anche in Francia, perché quelli da convincere non sono gli italiani e i valdostani al raddopio, ma i principali oppositori: i fracensi. Non basta il gran lavoro di Tajani per convincerli. E vedendo certe affermazioni, il sì francese al raddopio aspettatelo tra 3/8 anni: in questo momento la loro priorità è completare la nuova Torino-Lione entro il 2030/2032, visto hanno speso un sacco di soldi e ne spenderanno ancora di più. Vi dico che le prime trattative vere al raddopio partiranno solo dal 2025, cioè quando le talpe meccaniche dal lato italiano inizieranno a scavare il tunnel di base della Torino-Lione, e i francesi vedranno la concretizzazione dell’opera. Ma visto l’andazzo, il sì ci sarà solo dopo le presidenziali francesi del 2027: chi le vincerà non importa, basta che l’aumento dei rapporti commerciali Italia-Francia sia tra gli argomenti che peseranno nella campagna elettorale. Unica cosa certa: la Francia dirà sì al raddoppio se è certa al 100% di poter avere il pieno controllo dell’opera (ditte, appalti, lavori, ..), con quasi tutte le spese dell’opera a carico dell’Italia.